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L'incontro

Foti: «Al Governo dureremo cinque anni»

In Sant’Ilario il partito di Giorgia Meloni si è ritrovato per fare il punto. Il capogruppo: «In una situazione economica del genere dobbiamo mantenere i conti in ordine. Presidenzialismo stella polare del centrodestra, basta con i governi tecnici»

«Ad un anno dall’avvio del Governo Meloni, ogni volta che esco dalla Camera sono assediato in modo compulsivo e ossessivo dai giornalisti, che mi chiedono “quando cade il Governo”. “Ha sentito cosa ha detto Salvini, ha sentito cosa ha detto Tajani? Il Governo è in crisi?”, sono le domande che mi vengono rivolte. Ho un annuncio da fare a tutti: abbiamo un Governo che durerà cinque anni». Così Tommaso Foti, capogruppo alla Camera, ha parlato in chiusura della serata organizzata da Fratelli d’Italia in Sant’Ilario. Un momento per fare il punto della situazione sul Governo Meloni, che avuto come ospiti il sottosegretario di Stato all’innovazione tecnologica Alessio Butti, i parlamentari Beatriz Colombo e Andrea Tremaglia e, infine, le conclusioni affidate al “padrone di casa”, il piacentino Foti.

«La maggioranza - ha proseguito il capogruppo a Montecitorio - ha deciso di non presentare emendamenti alla Legge di Bilancio, costruita pur avendo già impegnati 90 miliardi di euro dal Superbonus, 18 miliardi dal Bonus Facciate, 13 miliardi dai tassi d’interesse: 140 miliardi di euro in un triennio. Poi c’è il Pnrr, che stiamo trasformando noi in una opportunità, ma ricordo sempre che sono 120 miliardi di euro di risorse economiche a debito, non a fondo perduto. Inoltre è ambizioso l’obiettivo di abbassare di un punto percentuale all’anno il debito pubblico: è una “botta” da 28 miliardi di euro di meno spese. Così è difficile rispondere a tutte le promesse elettorali, avendo in corso anche due guerre, una nel pieno dell’Europa, l’altra che da cinquant’anni non aveva questa violenza. In una situazione del genere, come in ogni famiglia, bisogna garantire i conti in ordine, non farsi le ferie a debito. Non solo per i giovani e il loro futuro, ma anche per riuscire a pagare le pensioni».

Foti si è soffermato anche sulla riforma Costituzionale in cantiere. «Il presidenzialismo è sempre stato una stella polare del centrodestra. Oggi è maturo il tempo di una riforma, dopo aver conosciuto i “ribaltoni di palazzo”, con Governi non scelti dai cittadini e di segno opposto all’esito delle urne, o Governi tecnici che sono stati la rovina del Paese. Possiamo far scegliere il presidente del Consiglio dagli elettori? La clausola “anti-ribaltone” non mi fa impazzire, per me quando cade un premier, si dovrebbe votare subito. Però ci possono essere anche delle situazioni personali del premier, bisogna pensare a tutto, quindi la clausola prevede che il suo sostituto sia già presente in Parlamento e appartenente a quella maggioranza». Il deputato piacentino fa capire che, a questo giro, Fdi controllerà la “partita” ed è con Meloni fino alla fine. «L’avete capito - si è rivolto alla platea Foti - che Fratelli d’Italia ha 118 deputati e la fiducia è a 200? Senza di noi non si potrà fare un altro presidente, se non quello eletto dai cittadini?».

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