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L'ok del Consiglio

Parte la sperimentazione del taser per la Polizia Locale

Dopo una lunga attesa gli agenti del Comune capoluogo verranno dotati dello strumento per sei mesi

Entro la fine dell’anno partirà, dopo un lungo e tortuoso percorso, la sperimentazione del taser in dotazione a due agenti della Polizia Locale di Piacenza. Da tempo si parla dell’introduzione del taser, già in funzione presso la polizia piacentina e a disposizione dei carabinieri. Si tratta della "pistola" che scarica impulsi elettrici nei confronti di soggetti che si rendono protagonisti, in strada, di episodi che possono mettere a repentaglio la sicurezza degli agenti o dei cittadini. 

Il Consiglio comunale si è espresso con 28 voti a favore, all’unanimità. Da registrare l’uscita dall’aula al momento della discussione e del voto di Costanza De Poli (Pd). La pistola a impulsi elettrici entrerà così a far parte degli strumenti in dotazione al corpo. «Verrà fornito - ha spiegato il sindaco Katia Tarasconi - alle pattuglie del pronto intervento. Non tutti gli agenti sono d’accordo, alcuni non si sentono di usarlo. Però ci sembra corretto dare più tutela a chi lo vuole. È un passo giusto fornire più strumenti alla polizia locale. Il taser sarà ben visibile nella fondina - si è corretta il primo cittadino rispetto ad una precedente dichiarazione pubblica - contrariamente a quanto avevo invece detto».

Soddisfazione per il voto dell’aula soprattutto da parte di Luca Zandonella (Lega), che aveva presentato, a tal riguardo, una mozione, lo scorso febbraio, approvata dalla maggioranza (con qualche mugugno). «Quando la presentai alcuni consiglieri della maggioranza uscirono dall’aula - ha dichiarato il rappresentante del Carroccio -, ma in questi mesi si sono ricreduti e hanno capito, mi fa piacere, tranne la consigliera De Poli che anche stavolta è uscita dall’aula». «Bene che sia utilizzato solo da agenti in divisa e ben visibile - ha precisato Luigi Rabuffi (ApP) - come la pistola, come deterrente, sperando di non doverlo usare, contro le tante persone che non hanno nulla da perdere. Però servono più agenti». «Bene anche il fatto - ha preso la parola Elisabetta Menzani (Civica Tarasconi) - che sia un’arma di reparto e non individuale: è l’armeria che prima di ogni turno lo fornisce all’agente e poi lo ritira». «Ricordo negli anni ’80 - ha rammentato Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) - un grande dibattito sull’introduzione dell’utilizzo della pistola per la Polizia Municipale. Ora la realtà è più complessa, gli agenti si trovano in situazioni più rischiose e imprevedibili». «Deciderà il comandante - ha aggiunto l’ex sindaco Patrizia Barbieri - come farlo utilizzare. Ricordo l’aggressione dell’ottobre 2022 a due agenti in centro: il taser avrebbe probabilmente risolto la situazione». «Nell’85% dei casi - ha preso la parola anche Andrea Fossati (capogruppo Pd) - solo esibire e dichiarare il taser risolve la situazione».

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