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Passa la seconda variazione di bilancio della Giunta Tarasconi

A novembre in programma la terza manovrina. De Micheli (Pd): «I primi segnali di risposta dopo la desertificazione del centrodestra». Domeneghetti (Fd’I): «Cosa ha fatto lei per Piacenza quando era ministro?»

Con l’ok compatto della maggioranza (Pd, Civica Tarasconi, Pc Coraggiosa, Pc Oltre) la seconda variazione di bilancio della Giunta Tarasconi ha incassato senza problemi l’approvazione del Consiglio comunale. Sulla manovrina di assestamento («una terza verrà proposta a novembre», ha detto il vicesindaco Marco Perini) il centrodestra (Civica Barbieri, Fd’I, Lega) si è espresso negativamente, mentre “Alternativa per Piacenza” ha scelto di non partecipare al voto (assente “Liberali-Terzo Polo”).

Perini, che ha delega al bilancio, ha passato in rassegna le voci più importanti, a partire dal milione (e 10mila euro) di contributi statali arrivati per fronteggiare i rincari energetici del Comune, che comunque vengono conteggiati superiori ai 5 milioni di euro (per ora).  Sono calati di 317mila euro gli introiti delle contravvenzioni al codice della strada, così di -394mila euro i costi del personale (in seguito a pensionamenti e dimissioni dei lavoratori). Sono stati accantonati 560mila euro per le perdite di Asp “Città di Piacenza”.

Sul Natale sono state stimate 180mila euro di spese, «inferiori a quelle dello scorso anno (196mila), l’80% di queste frutto di contributi regionali», ha precisato il vicesindaco. «Quest’anno per il Natale non ci sono i fondi, già esauriti, stanziati da Iren. Poi il Comune vedrà se riuscirà a trovare altri sponsor. In passato le spese per le luminarie pagate dai commercianti, dal Covid in poi si è andati in loro aiuto». Perini ha ricordato, inoltre, i cinque di milioni di euro messi sul piatto per i cimiteri: «ma c’è la variabile dell’illuminazione pubblica, che potrebbe vedere un’aggiunta nel tempo».

Luigi Rabuffi (ApP) si è soffermato sulla difficile situazione delle famiglie che non riescono a pagare le bollette: «Iren intanto ha 122 milioni di euro di extraprofitti in un semestre in questa fase di rincari». «Iren con gli extraprofitti – ha fatto notare Stefano Cugini (ApP) - che ha fatto non dà un aiuto per le luminarie di Natale? Non si può sentire questa cosa».

«Una boccata d’ossigeno per il Comune – è l’osservazione di Andrea Fossati (capogruppo Pd) - il contributo per i rincari energetici. La gestione dei cimiteri non è stata un fiore all’occhiello della passata Amministrazione: il nostro progetto serve a mettere una pezza. Vogliamo organizzare un Natale all’altezza, spendendo meno, per dare un po’ di sollievo».

Ha preso la parola (l’ultima volta a Palazzo Mercanti fu nel 2010) anche Paola De Micheli (Pd). «Questo è il momento nel quale l’Amministrazione deve gestire la pesante e desertificata eredità ricevuta dal centrodestra. Bisogna mettere le mani nel bilancio con il previsionale, ma intanto si vedono i primi segnali». De Micheli ne ha anche per Eugenio Caperchione, amministratore unico di Asp. «Ho saputo del suo intervento in commissione 5. Era stato convocato per conoscere le sue idee sul ripianamento dei conti, ma non c’è alcuna visione da parte sua». Infine dalla deputata è arrivata anche la richiesta di farsi sentire a livello nazionale con il nuovo Governo di centrodestra per vedere aumentare la quota di sostegni agli enti locali per far fronte ai rincari energetici. Non l’ha presa bene Nicola Domeneghetti (Fd’I): «Intervento di De Micheli fazioso, fastidioso e approssimativo. Desertificazione? Abbiamo risanato il bilancio senza aumentare la pressione fiscale. Abbiamo intercettato fondi come nessuno, i quali ora sono a vostra disposizione. Lei da ministro cosa ha fatto per Piacenza? A Castelsangiovanni stanno ancora aspettando la tangenziale che lei ha promesso».

«Cosa si sta facendo – è la richiesta di Patrizia Barbieri (Civica Barbieri) - sull’organizzazione del Natale? Sui cimiteri, quello urbano e quelli delle frazioni, venivamo da accordi presi dalla Giunta Dosi. È merito nostro se ora riuscite a fare questo progetto. Qua qualcuno che ha ricevuto di pesante siamo noi e poi con la gestione del Covid. Vi siete trovati un avanzo di bilancio di svariati milioni di euro (8)». «Speriamo che i fondi stanziati per implementare la tecnologia e i servizi della videosorveglianza e della Ztl – è il pensiero di Luca Zandonella (Lega) - contribuiscano a sgravare di lavoro gli agenti della polizia locale per impiegarli in strada».

Al termine del dibattito il vicesindaco Perini ha fornite alcune informazioni chieste da Massimo Trespidi (Civica Barbieri) e da Rabuffi (ApP). «Per i debiti di bilancio di Asp “Città di Piacenza” la precedente Giunta a giugno accantonò 560mila euro, la stessa cifra che ora ri-accantoniamo noi in questa variazione. Cascina San Savino necessita di 212mila euro per la verifica del progetto, oltre a quelli stanziati da un bando statale. I 560mila euro per l’Asp sono stati accantonati dalla precedente Giunta, visto che gli atti sono fermi al 30 giugno. Sul fronte della Tari: dal 2017 al 2021 mancavano all’appello 13 milioni di euro. Di questi ne sono stati incassati 5,8 milioni, ne mancano all’appello 7,2».

«Ho già detto – è la considerazione finale del sindaco Katia Tarasconi - di non voler passare il tempo a incolpare chi c’era prima di me. Spero tra cinque anni di dare un impronta alla città. Non riusciamo a fare tutto in tre mesi e dire che “Vi abbiamo lasciato le casse piene” è un’affermazione non supportata dai fatti». Anche da Gianluca Ceccarelli (Pc Oltre) l’invito a «guardare avanti e non dibattere sul passato».

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