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Martedì, 30 Aprile 2024
Il dibattito

Il mancato stralcio delle cartelle esattoriali divide maggioranza e opposizione

Nove milioni di euro sono multe non pagate. Centrosinistra convinto sul provvedimento. Pagani: «Discorso di equità». Fossati: «Scelta di rispetto». Non la pensa così il centrodestra, che chiede alla Giunta di fornire più dati

Passa in commissione, in attesa del responso del Consiglio comunale (convocato per lunedì prossimo alle ore 15), la proposta della Giunta Tarasconi di non rottamare le cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate, sotto ai mille euro, relative al periodo tra il 2000 e il 2015.

Critiche in commissione da parte del centrodestra al vicesindaco Marco Perini, “reo” di non aver illustrato in commissione dati completi. Richiesta, quella di presentare una rendicontazione puntuale sull’entità della platea e degli importi, arrivata da Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi), Nicola Domeneghetti (FdI) e Luca Zandonella (Lega). La più dura, però, è stata Patrizia Barbieri che ha parlato di «superficialità enorme della Giunta nel preparare la delibera, senza esporre i numeri. Sembra che si voglia dire di “no” alla possibilità del Governo a priori, senza prestare attenzione ai dati». Trespidi, inoltre, ha fatto notare che la delibera non era firmata da alcun dirigente del Comune: «La forma è sostanza».

«È una scelta facoltativa – ha preso la parola Andrea Fossati (capogruppo Pd) - quella dell’Amministrazione, che ricalca quanto fatto da Roma, Milano, Bologna e Firenze. È una scelta di rispetto nei confronti di chi le multe le paga. Ci sono situazioni e situazioni, c’è chi fa il furbo e chi non riesce davvero a pagare. Però serve equità nei confronti di chi fedelmente adempie ai suoi doveri. Il Governo si vuole fare bello con questo provvedimento, ma poi scarica la croce sui comuni. Questi condoni andrebbero fatti solo in casi eccezionali, purtroppo in Italia è la prassi. Non solo il centrodestra li ha proposti, sia chiaro. Se fossimo per lo stralcio i cittadini potrebbero pensare che sarebbe più conveniente aspettare un eventuale condono, prima di pagare una multa».

Per Stefano Cugini (ApP), su questa vicenda, si è vista «fuffa dal Governo e fuffa dalla Giunta». «Qui bisogna sapere chi ha fatto il furbo e andarlo a prendere a casa, distinguendolo da chi non ce la fa a pagare. Questo sarebbe il messaggio da far passare», ha aggiunto. Boris Infantino (Pc Coraggiosa) ritiene complesso riuscire a fotografare la situazione delle persone coinvolte. Per Elisabetta Menzani (Civica Tarasconi) la rottamazione automatica del Governo e quella del singolo cittadino con l’Agenzia «non sono equiparabili, sono due approcci diversi». A difesa del provvedimento anche Caterina Pagani (Pc Oltre): «Siamo molto convinti di questa delibera. Sono crediti dubbi, difficilmente li andremo a prendere. Ma è un atto politico: non vogliamo trasmettere il messaggio ai cittadini che finisce “a tarallucci e vino”. È un discorso di equità». Stessa opinione di Angela Fugazza (Civica Tarasconi) che riterrebbe «una discriminazione nei confronti di chi ha pagato e saldato i propri debiti, stralciare le cartelle».

Rifatti i conti, il vicesindaco Marco Perini ha indicato la cifra di 9,7 milioni di euro l’importo complessivo che sarebbe stato oggetto dello stralcio. «Due milioni di euro di questi si riferiscono a sanzioni e interessi. Sempre di questi, nove milioni sono contravvenzioni al codice della strada.  Esistono anche debiti per tributi vecchi, complessivamente 81mila euro. Mentre è di 819mila euro il debito relativo al mancato pagamento delle mense scolastiche». L’assessore al bilancio ha fatto una riflessione sui debiti in questione, ormai datati. «Mentre per tributi e mense si potrebbe pensare ad una situazione di difficoltà economica, le multe non lo sono e sono di importo significativo». Perini ha ritenuto «legittima la richiesta di dati dei consiglieri»: «se riusciamo a raccoglierne di più in Consiglio, li forniremo». Per il vicesindaco lo stralcio a livello nazionale voluto dal Governo avrebbe il compito di «alleggerire l’Agenzia delle Entrate da volumi numerici importanti per cifre numeriche poco significative, alla luce di crediti poco esigibili».

Al termine della seduta, la delibera è passata con il voto compatto della maggioranza. Contrari Domeneghetti (FdI) e Zandonella (Lega), astenuto Cugini (ApP), non partecipanti al voto Trespidi e Sgorbati (Civica Barbieri).

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