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Martedì, 30 Aprile 2024
Parla il sindaco

«L’intera maggioranza è ambientalista»

Il sindaco Tarasconi in merito alle fibrillazioni in maggioranza su urbanistica e consumo di suolo: «Dialogo costruttivo, l’ex Camuzzi è una pratica ambientalista. La Giunta ha voglia di fare, i consiglieri fanno bene a tirare il freno»

«L’intera maggioranza è ambientalista, altrimenti, ad esempio, non avremmo spostato l’area del nuovo ospedale fuori dalla tangenziale». Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza, rispondendo alle domande della stampa nel tradizionale incontro di fine anno, ha toccato anche il delicato tema delle fibrillazioni e polemiche interne al centrosinistra sulle questioni che riguardano l’urbanistica, l’ambiente e il consumo di suolo.

Sulla pratica ex Camuzzi, ad esempio, si sono registrati diversi mal di pancia tra i consiglieri della sua maggioranza. Claudia Gnocchi, della sua lista civica omonima, si è astenuta e ha rassegnato le dimissioni da capogruppo, non condividendo le scelte del piano di riqualificazione dell’area dismessa della Camuzzi in Corso Europa. Anche qualche altro esponente ha espresso perplessità (Matteo Anelli di Piacenza Coraggiosa, Caterina Pagani di Piacenza Oltre, Sergio Ferri del Partito Democratico).

«Si parla spesso di consumo di suolo, ma non c’è in ogni occasione», è la precisazione di Tarasconi. «Quello c’è quando si tocca un terreno agricolo. Nelle aree dismesse non ci troviamo di fronte al consumo di suolo. L’ex Camuzzi è una pratica ambientalista, con tutte le alberature che otterremo alla fine, circa un migliaio. Se nella Pertite, ad esempio, al posto dei capannoni abbandonati, si costruisse qualcosa al loro posto, recuperando tutto il resto, parleremmo di cementificazione?».

E ancora, sulle polemiche interne ai gruppi consiliari della maggioranza: «se c’è una componente più sensibile di altre all’interno della maggioranza, questo è positivo. Così non rischiamo di sottovalutare alcune problematiche e tematiche. Lo scambio di visioni aiuta a trovare un equilibrio. La Giunta ha voglia di fare e di lasciare il segno, ci serve un po’ di freno da parte dei consiglieri, tramite lo scambio di idee».

Insomma, «non ci sono problemi nella maggioranza. Il dialogo è costruttivo, il bilancio l’hanno votato tutti i consiglieri, mancava solo Paola De Micheli impegnata a Roma». «Siamo una squadra, se l’allenatore dice una cosa che non piace a tutti, c’è chi alza la mano e discute. E si trova una soluzione. Ad esempio troveremo la quadra anche sullo strumento della perequazione del 3% (i consiglieri comunali maggiormente sensibili al tema del consumo di suolo vorrebbero mettere un freno a questo meccanismo, nda). Però teniamo presente il contesto generale. Siamo una città che ad un chilometro di distanza ha la Lombardia, con leggi urbanistiche completamente differenti da quelle dell’Emilia-Romagna:  si rischiamo che l’imprenditore scelga di investire oltre confine e non qui».

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