In commissione Politiche economiche il confronto sul progetto di legge proposto dalla giunta per aiutare i comparti più in crisi dell’agricoltura emiliano-romagnola
Una delegazione di operatori del settore in crisi a causa della peste suina ha incontrato la presidente Patelli. L’allevatore Gobbi: «A dicembre avevo 7500 suini, ora 3mila. L’impegno delle aziende per la bio-sicurezza c’è»
Incontro tra Regione, Ausl, allevatori e salumifici: «Senza i dovuti accorgimenti il settore è a rischio». Maserati (Ausl): «Serviranno anni per debellare la Psa»
Dopo l’incontro con il commissario per la peste suina, parla Antonio Grossetti, presidente del Consorzio salumi Dop piacentini: «La Psa ha chiuso per tutti i mercati asiatici»
Nell'ambito della rassegna “Palato fino a Portofino”, dedicata alle eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna e che si è svolta sabato e domenica nell’attraente borgo ligure
Un'interessante e partecipata conviviale per parlare del libro “Una fetta di storia-Storia dei salumi piacentini” e delle attività del Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini
Il volume da anni seleziona le migliori aziende e le promuove, in Italia e all'estero, come rappresentative della migliore qualità del settore agroalimentare del Made in Italy
All'importante rassegna francese dell’alimentazione code di pubblico di fronte allo Stand del Consorzio, per poter degustare le prelibatezze, accompagnate da assaggi guidati con i vini Gutturnio e Ortrugo
Un viaggio nei sapori più autentici dell’Emilia, tra caseifici, cantine vinicole, acetaie, prosciuttifici e salumifici, alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche della Food Valley
A Pasqua le strutture ricettive hanno promosso le eccellenze della regione, nell'ambito del progetto “Prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna. Nati qui e apprezzati in tutto il mondo”
Il bravo massaro, l’amatore, l’appassionato, prima dell’avvento dei salumifici, si occupava dei suoi pochi salumi (un solo maiale veniva macellato) con la massima attenzione
Nel primo Medioevo a Piacenza per macellare i suini serviva addirittura la presenza del notaio. Bisognava infatti certificare che il maiale non pesasse meno di 250kg. Le carni suine lavorate nella provincia piacentina erano molto apprezzate anche dai negozianti di Milano e della Lombardia