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Martedì, 30 Aprile 2024
Polemiche in aula

Centrodestra contro l’assessore Fantini: «Pasticcio imbarazzante»

Commissione qualità architettonica e paesaggio, scelto il geometra Scaravella al posto del geologo Zanolini. Tarasconi: «Regolamento da rifare, non ci sto a sentire parlare di manipolazioni». Trespidi: «C’è un ulteriore conflitto d’interessi»

È il geometra Gian Mario Scaravella l’ultimo componente della commissione qualità architettonica e paesaggio di Piacenza. L’elezione è avvenuta a maggioranza, dopo che il geologo Lanfranco Zanolini aveva rassegnato le dimissioni, in quanto non più appartenente all’ordine professionale di riferimento.

La surroga si è svolta nella bufera e tra gli strali del centrodestra che ha puntato il dito contro l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini. L’esponente della Giunta ha raggiunto tardivamente la seduta consiliare, a dibattito già in corso, proprio mentre alcuni consiglieri contestavano la sua “pesante” assenza su una questione che la vedeva protagonista. .

Il primo ad attaccare l’atteggiamento della Giunta è stato Jonathan Papamarenghi (Civica Barbieri). «Zanolini ha appreso dalla stampa della sua nomina nella commissione. L’Amministrazione è intervenuta a gamba tesa in una questione che non le competeva, senza fornire atti e documenti richiesti. L’ordine dei geometri non ha visto rappresentanti all’interno della commissione. L’ordine dei geologi ha visto scegliere uno non più iscritto. In pochi giorni le tesi dell’Amministrazione sono cadute vergognosamente». La consigliera Barbara Mazza (Civica Barbieri) è stata accontentata: aveva chiesto, a questo giro, di scegliere un rappresentante dei geometri. Per la collega civica Federica Sgorbati, comunque, tre architetti su sette membri «sono troppi».

Da registrare la presa di posizione di Caterina Pagani (Pc Oltre): «la trasparenza del Comune nei suoi atti è un obiettivo da perseguire». «La questione - ha aggiunto la consigliera - ci sollecita nel pensare se si può fare meglio. La trasmissione delle informazioni dagli ordini al Comune non è stata efficiente. Bisogna sanare in questo mandato tutto l’iter per la presentazione delle candidature, i professionisti non sanno che possono candidarsi e quando farlo».

IL SINDACO: «MECCANISMO DA RIVEDERE»

La discussione non è piaciuta al sindaco. «Non ci sto che questa Giunta - ha tuonato Katia Tarasconi - abbia cercato di manipolare i membri della commissione. Mai lo abbiamo pensato, mai lo avremmo fatto. È evidente che noi non abbiamo messo chi volevamo noi, visto che uno dei membri non era disponibile e lo dobbiamo sostituire. Il regolamento alla base è scritto male, non c’è dubbio. Il meccanismo andrebbe rivisto, potremmo anche nominare sette geologi, nonostante la possibilità di rappresentare sette categorie professionali diverse».

«È stato un pastrocchio – è il parere di Stefano Cugini (ApP) - siamo qui per sistemare qualcosa che è andato storto. Mi sembrava che fossimo d’accordo tutti sul fatto che ogni ordine fosse rappresentato al suo interno. Mettiamo mano al regolamento e indichiamo la presenza di una persona per ogni categoria». Proprio mentre l’esponente della sinistra contestava l’assenza («che stona») dell’assessore, Fantini ha fatto il suo ingresso in aula (senza mai prendere la parola).

TRESPIDI: «C’E’ UN CONFLITTO D’INTERESSI»

«Fantini vi ha portato allo sbaraglio», è stato l’affondo di Massimo Trespidi (Civica Barbieri). «Pervicacemente c’è stata un’ingerenza sugli atti dell’assessore, che ha voluto tre architetti e nessun geometra nella commissione. E uno degli architetti ha degli incarichi con questo Comune (progetto complessivo da 180mila euro, 25mila euro per i professionisti che lo curano). E il conflitto d’interessi? Come fa a firmare i progetti e poi a valutarli nella commissione? Aggiungo che un altro eletto della commissione ha lo studio nello stesso civico del professionista in questione. Scivolone grave, la situazione peggiora, più andiamo avanti e più le cose saltano fuori. Sarebbero opportune le dimissioni di questo professionista».

Quelle della minoranza, per Boris Infantino (Pc Coraggiosa) sono «parole pesanti». «Le commissioni presentano pareri non vincolanti, ma consultivi. Non c’è incompatibilità tra il suo lavoro e il ruolo nella commissione. Danno una mano al dirigente comunale e non percepiscono alcun emolumento o gettone. Fantini non ha fatto ingerenze, ha fatto da “pontiere”, distribuendo i curricula e creando condivisione nella maggioranza. L’errore svolto sul membro dei geologi evidenzia che non c’è stato alcun tentativo di pilotaggio».

«Menomale che l'assessore è tornata in aula – ha polemizzato Luca Zandonella (Lega) - ma recuperare dalla figuraccia fatta è impossibile. Mi sembra un’arrampicata sugli specchi». «E la pezza di Infantino è peggiore del buco – ha rincarato la dose Sara Soresi (Fd’I), definendo il percorso verso l’elezione «travagliato e strano». Patrizia Barbieri lo ha definito, invece, un «pasticcio imbarazzante»: sconcertante che Zanolini lo sia venuto a sapere dai giornali. Chiariamo il concetto: nessuno ha “manipolato”, però avete voluto “condizionare”, cercando di far eleggere quei tre architetti. Pessima figura. Altri architetti si sono inoltre lamentati, volevano presentare i curricula e a loro è stato detto che erano scaduti i termini. Se questi sono i metodi…». Ancora Trespidi ha incalzato: «L’ordine degli architetti presentò a ottobre quattro nomi. Il Comune rispose che ne servivano “ulteriori cinque”, per arrivare a un totale di nove nomi. Dai quali sono stati scelti i tre eletti. Come mai tutto ciò?».

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