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Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

Fuori i barbari! Fascismo e Chiesa Cattolica nella plaga piacentina

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale

Oggi segnaliamo

Fuori i barbari! Fascismo e Chiesa Cattolica nella plaga piacentina.

Autore: Luciano Orlandini

Casa editrice: edizioni Pontegobbo

Collana: "I girasoli-Storie nella Storia" ISBN 978-88-96673-72-0

Anno di pubblicazione: 2016

Pagine: 192            

Prezzo di copertina: € 12,00 i.c. 

In copertina “lui”, illustrazione opera del disegnatore e caricaturista Gabriele Galantara, dalla rivista satirica “L’Asino”, anno 1925

Fuori i barbari!” è una ricerca che indaga il rapporto tra la Chiesa cattolica e il fascismo in Italia negli anni 1921-’45. La pista privilegiata è tutta interna al territorio piacentino. Da qui il costante riferimento a fonti di documentazione locale: “Il Nuovo Giornale”, “La Scure”, “La Libertà”, lettere pastorali, lettere private e altro e a vicende e a personaggi in gran parte noti al pubblico piacentino. Tuttavia la sequela degli eventi viene costantemente raccordata al contesto nazionale  con riferimenti a scritti e discorsi del Duce, encicliche e discorsi di Pio XI e di Pio XII, articoli pubblicati su “L’Osservatore Romano” e su “La Civiltà Cattolica”.

Lo slogan “Fuori i barbari!” - scrive l’autore - evidenzia il lato dinamico e aggressivo di un progetto potenzialmente totalitario, volto a sradicare dal sacro suolo antifascisti, evangelici, ebrei. Nelle due fasi estreme, fascismo nascente e fascismo declinante, si registra, di contro, la presenza, sia pure minoritaria, di un cattolicesimo democratico che ha contrastato l’avanzata delle camicie nere prima e l’apparato militare di un potere totalitario poi. A questi laici ed ecclesiastici antifascisti (don Francesco Gregori, l’avv. Francesco Daveri e altri) l’autore guarda con spirito consapevole conscio che la libertà era ed è un valore irrinunciabile.

Lo slogan “Fuori i barbari!” –al quale abbiamo attribuito un significato estensivo (includente non solo gli evangelici, ma anche gli antifascisti e gli ebrei),  ci sembra una buona chiave interpretativa di quanto accaduto in Italia dalla fine degli anni Venti ai primi anni Quaranta sotto le ali “protettive” di due potenti fedi esclusive.

Fuori i barbari! Fascismo e Chiesa Cattolica nella plaga piacentina

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