“Il bastione di Attila”
La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri e le recensioni di autori piacentini, per nascita o per adozione, e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale. Saggi e recensioni di amici del nostro blog
Oggi segnaliamo
“Il bastione di Attila”
Autore Domenico Ferrari Cesena
Editore Scritture
Collana i riflessi
Formato cm 13,5 x 21
Pagine 120
Anno di pubblicazione 2020
Isbn 978-88-89864-89-0
Prezzo 13 euro
Il bastione di Attila, scrive Ippolito Nievo nel romanzo Le confessioni di un italiano “è un'altura presso la marina di fianco a Lugugnana dove la tradizione paesana vuole che venendo da Aquileia abbia tenuto suo campo il re degli Unni prima di essere incontrato dal pontefice Leone”. Domenico Ferrari Cesena adotta simbolicamente questo rialzo del paesaggio (da cui il protagonista del romanzo, da ragazzino, vede per la prima volta il mare) come titolo del libro e del racconto nel quale “la scoperta del mare” è presa come paradigma di tutte le esaltanti scoperte che un nuovo essere umano fa del mondo in cui la sua nascita lo ha catapultato; una bellezza che rischia di essere compromessa dalla deturpazione e dalla distruzione del paesaggio destinato a tutti i viventi: “Operazioni criminose enormemente amplificate dalla crescita esplosiva e rapidissima dei poteri di distruzione dell'uomo e dalla risibilmente debole risposta di chi dovrebbe impedirle”.
Nelle pagine del libro si susseguono quindici racconti scritti nella prima metà del secondo decennio del 2000. La maggior parte di essi - spiega l’autore - è nata da spunti di origine letteraria, ispirata cioè da letture compiute in quegli stessi anni o in un passato più lontano. In quasi tutti i casi, si è trattato di testi che hanno sorpreso l'autore per la loro bellezza o per il loro interesse; che hanno messo in moto la sua fantasia e stimolato un desiderio di condivisione con il lettore del racconto. Gli stessi moventi si ritrovano anche nei racconti (meno numerosi) non ispirati dalla lettura di testi, ma da fatti storici, o di cronaca, o sperimentati direttamente.
Nel libro non vi sono personaggi, riferimenti o echi che rimandano all’uno o all’altro racconto, ma ognuno di questi, letto in continuità o a intervalli, permette di entrare agevolmente nel mondo delle narrazioni con l’occhio e la penna dell’autore la cui scrittura, naturale e appassionata, fa scoprire vicinanze e lontananze, con vicende e persone, così come accade nella vita reale.
CONOSCIAMO L’AUTORE.
Domenico Ferrari Cesena, laurea in Ingegneria elettronica Politecnico di Milano 1963. Primi 7 anni di lavoro al Politecnico di Milano, poi 25 trascorsi in California, a Berkeley, nelle vesti di docente e ricercatore universitario di computer science. Dal 1995 al 2012 Facoltà di Economia, Piacenza: cinque anni professore a contratto poi Professore ordinario “per chiara fama” di Informatica generale. Ha ricoperto ruoli di consulente di varie organizzazioni e di partecipazione a consigli e comitati di consulenza sia governativi che aziendali, ed è in prima linea nelle attività per la tutela del territorio e dei beni culturali e paesaggistici.
Nella sua casa di campagna nel comune di Gragnano, dove dal 1995 è tornato ad abitare, e dopo il pensionamento, ha intensificato per diletto la sua attività di scrittore di romanzi e racconti, pubblicando tra gli altri Terre piacentine (LIR Edizioni, Piacenza 2010) con Giovanni Zilioli e nel 2017 “L’enigma del Gotico”.