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Cronaca Facsal / Viale Passeggio Pubblico

Il questore: "Questo giorno ci tocca l'anima", il Facsal abbraccia la polizia

Si sono svolti ieri, 21 maggio, sul Pubblico Passeggio, i festeggiamenti per il 159esimo anniversario della polizia. Il questore: "E' il giorno più bello di servizio, poiché esso possiede una forza rigenerante, toccando la nostra anima professionale e, allo stesso tempo, la nostra esistenza"

"Oggi (21 maggio) è il 159esimo annuale della Polizia, ma è anche il 30simo dalla legge di riforma, e per noi che viviamo e vivifichiamo l’Ente, con incondizionata messa a disposizione delle nostre energie fisiche e mentali, è il giorno più bello di servizio, poiché esso possiede una forza rigenerante, toccando la nostra anima professionale e, allo stesso tempo, la nostra esistenza". Ha esordito così questa mattina il questore di Piacenza Calogero Germanà, durante il suo discorso per la festa della polizia, davanti alle autorità e soprattutto davanti a tanta gente comune.

Tanti piacentini, di ogni età, che non hanno voluto mancare all'appuntamento con la polizia che amano da sempre. Sul Pubblico Passeggio infatti si è celebrato solennemente il 159esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato. E quale cornice migliore come significato di un corpo che da sempre sta in mezzo alla gente? Infatti tutti hanno potuto ammirare i mezzi in dotazione alle varie specialità della questura, tutti schierati. Poi le premiazioni degli agenti più valorosi che hanno dimostrato le loro capacità durante il servizio.

"La ricorrenza, per noi appartenenti alla Polizia di Stato - ha proseguito il questore - è anche una sorta di avvento professionale, giacché rafforza la nostra identità d’appartenenza ad un organo delle Stato sempre proteso a vivere insieme tra la gente; salda, con rinnovato e incondizionato spirito di servizio verso la gente, con immutata fedeltà alle istituzioni democratiche, il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro, nel segno dell’augere, di crescere sempre più per una proficua convivenza armoniosa. Queste dimensioni temporali sono unite da un comune denominatore, la tensione a realizzare il bene generale sicurezza, un bene comune, bene imprescindibile per la vita e nella vita della società democratica e civile, bene nel quale tutti si riconoscono e verso il quale convergono, insito nell’idea del vivere in pace tutti insieme".

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