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Cronaca

Bando assistenza scolastica disabili, «Ribasso choc, messaggio devastante»

Confcooperative: «Un ribasso del 16,8% su un appalto di servizi sociali ed educativi, è un’opzione non compatibile con elevati standard qualitativi per i ragazzi, le famiglie, la scuola e in generale tutta l’utenza. Forte preoccupazione»

"Nei giorni scorsi il Comune di Piacenza ha espletato le procedure di valutazione delle offerte pervenute all’ente nell’ambito del bando di gara sull’assistenza scolastica per i disabili, un servizio delicato e importante che si estenderà per i prossimi cinque anni. Il bando per l’offerta economicamente più vantaggiosa ha visto al momento premiata un’impresa di Bologna che ha attuato un ribasso del 16,8% sulla base d’asta diminuendo notevolmente i prezzi del servizio rispetto a cinque anni fa. A questo riguardo Confcooperative Piacenza esprime la sua più forte preoccupazione e contrarietà per un ribasso “choc”. In base alla nostra pluriennale esperienza nel campo, non solo non ci era mai capitato di assistere a un ribasso così elevato, ma riteniamo che esso, su un appalto di servizi sociali ed educativi, sia un’opzione non compatibile con elevati standard qualitativi per i ragazzi, le famiglie, la scuola e in generale tutta l’utenza. Confcooperative Piacenza nutre pari preoccupazione anche per i soci lavoratori della cooperativa che ha operato il ribasso abnorme: Piacenza è un territorio che oltre al Contratto Nazionale applica per i soci delle cooperative sociali un Contratto territoriale che va pienamente onorato. Ci chiediamo pertanto come sia possibile con ribassi di questo genere riuscire a sostenere quesi costi?". Si legge in una nota di Confcooperative. 

"Per Confcooperative questo ribasso è un messaggio devastante per l’intero settore, per i committenti e per il territorio. L'economia delle imprese sociali, già segnata dalla crisi di questi anni, non è attrezzata per reggere una tendenza che a lungo andare metterà a rischio i posti di lavoro di migliaia di cooperatori piacentini e le imprese stesse. Il nostro è un modello ben diverso che punta sulla qualità dei servizi, su una corretta retribuzione dei soci lavoratori e sulla solidità economica delle imprese. A un gioco al massacro non ci guadagna nessuno, ma ci perdono tutti utenti, famiglie, committenti e lavoratori. Per questa ragione, ribadendo la nostra assoluta preoccupazione, invitiamo chi oggi occupa posizioni di responsabilità pubbliche a una riflessione seria e non tardiva". Conclude la nota. 

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