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Cronaca

Accolto il ricorso dei genitori: i due figli malati potranno curarsi con le staminali

Un altro ricorso di un giudice a favore dell'utilizzo del metodo Stamina. Due bambini immobilizzati su una sedia a rotella a causa di una grave malattia neurodegenerativa potranno cominciare le infusioni a base di cellule staminali mesenchimali agli Spedali civili di Brescia

“E’ uno dei più bei giorni della nostra vita”. Così hanno risposto al telefono i genitori di due bimbi gravemente ammalati, quando il loro avvocato li ha informati che il giudice aveva accolto il ricorso per utilizzare il metodo Stamina

Un altro ricorso di un giudice a favore dell’utilizzo del metodo Stamina del tanto discusso Davide Vannoni. Il giudice Giovanni Picciau, ha accolto il ricorso di urgenza dei genitori di due bambini, di circa 11 anni residenti a Piacenza, immobilizzati su una sedia a rotella a causa di una grave malattia neurodegenerativa. I due bambini potranno cominciare le infusioni a base di cellule staminali mesenchimali agli Spedali civili di Brescia, nei cui laboratori si utilizzava il protocollo della Stamina Foundation.

Il giudice è partito dall’articolo 32 della Costituzione (il diritto alla salute e il rispetto della dignità umana) per arrivare poi a sostenere che le strutture pubbliche, oltre che la guarigione, devono garantire anche cure che migliorino la qualità di vita. Infine, anche il giudice piacentino, come altri - sono 130 i ricorsi accolti finora in Italia - ha affermato che non è manifestamente infondata la questione di costituzionalità della legge, la 57/13, varata dopo il decreto Balduzzi. La legge, infatti, ha previsto che le cure vadano concesse a chi le aveva già cominciate, a chi aveva parenti che avevano già avuto il prelievo di cellule, e a chi ha già avuto un provvedimento di autorità. Magnelli ha ricordato che nel proprio ricorso aveva sottolineato anche i lavori preparatori al decreto legge Balduzzi, quando si affermava che la sperimentazione non doveva essere fermata se non si fossero verificati esiti nocivi sul paziente. In seguito, il metodo venne bloccato dall’Agenzia italiana del farmaco e dal ministero.

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha dato il via libera alla sperimentazione del metodo Stamina (non è specificato su quali malattie e sarà aperto solo a poche decine di pazienti) dopo le violente polemiche con il suo fondatore ritenuto un “ciarlatano” da molti medici e dalla rivista scientifica Nature. Vannoni, però, ha risposto che lunedì presenterà il proprio protocollo all’Istituto superiore di sanità per una valutazione.

Il ricorso era stato presentato dall’avvocato piacentino Monica Magnelli che fa parte di un pool di legale, circa un centinaio, che operano a titolo gratuito nelle cause per “le cure compassionevoli”. I legali si ritrovano e su Facebook e si scambiano opinioni giuridiche sui vari casi. Stretto i contatto con il comitato dei genitori a favore delle cure compassionevoli. Sulla pagina Fb vengono mostrati video di bambini con gravi patologie che dopo una o due infusioni di staminali mesenchimali cominciano a muovere gli arti. Inoltre, i genitori di tanti bambini ammalati si sono dati appuntamento per due sit in, il 10 luglio, a Roma e a Brescia.

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