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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Emilia-Romagna in zona arancione: l'ordinanza di Speranza

Il ministro firmerà in serata l'atto che porterà cinque regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Calabria, Veneto e Sicilia) nell'area delle restrizioni da lunedì 11 gennaio. Sarà valido fino al 15 gennaio. Ecco i dati dell'indice di contagio Rt in ogni territorio

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire dalla mezzanotte di domenica 10 gennaio (ovvero quando scatterà lunedì 11 gennaio). Passano in area arancione le Regioni Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. L'annuncio arriva dall'ufficio stampa del ministero della Salute. 

Spostamenti

Dalle 22 alle 5 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità oppure per motivi di salute.

È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato, è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50%. È sospeso il servizio notturno della tramvia nel fine settimana: venerdì e sabato, quindi, i tram concluderanno le corse a mezzanotte e mezzo.

Sono poi vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra nel caso si trovino in aree cosiddette arancioni e rosse, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità.

Il rientro presso il proprio domicilio, abitazione, residenza in Emilia-Romagna è consentito solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia. Sono in ogni caso consentiti i rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, per motivi di salute o di studio.

Il passaggio in area arancione della Regione Emilia-Romagna comporta anche il divieto di spostamenti in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per lo svolgimento della didattica in presenza, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune. Necessario quindi l'uso dell'autocertificazione, da presentare in caso di controllo, per giustificare gli spostamenti altrimenti non consentiti.

Attività sportive

È consentito svolgere attività sportiva o motoria all'aperto nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per le altre attività.

Sono sospese le: 

  • competizioni sportive di sport individuali e di squadra (tranne quelli riconosciuti di interesse nazionale da CONI e CIP)
  • attività di palestre e piscine
  • attività dilettantistica di base, scuole e attività formative di avviamento relative agli sport di contatto

Attività culturali, eventi, feste

  • Consentiti l'accesso ai luoghi di culto, le funzioni religiose nel rispetto dei protocolli nazionali e le manifestazioni pubbliche, solo in forma statica e rispettando il distanziamento.
  • Chiusi musei e mostre, biblioteche comunali (compreso il servizio del bibliobus) e altri istituti e luoghi della cultura, teatri, sale da concerto, cinema, parchi divertimento, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, sale da ballo e discoteche.
    • Sospesi convegni e congressi, sagre e fiere, feste in luoghi al chiuso e all’aperto, feste conseguenti a cerimonie civili o religiose.

Attività commerciali

Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

In generale, le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che

  • sia assicurato il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro
  • gli ingressi avvengano in modo dilazionato
  • venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni

La Regione Emilia-Romagna ha disposto ulteriori misure anti contagio:

  • l'ingresso negli esercizi commerciali è consentito soltanto a una persona per nucleo familiare, salvo bambini e persone non autosufficienti
  • è obbligatorio igienizzare le mani e l'impugnatura di eventuali carrelli o cestelli con gli appositi prodotti a disposizione
  • nelle aree comuni dei centri commerciali è consentito consumare alimenti e bevande solo all'interno degli spazi destinati alle attività di somministrazione

Ristorazione

Il passaggio in area arancione della Regione Emilia-Romagna comporta la sospensione delle attività di ristorazione, consentendo solo la consegna a domicilio e, fino alle 22, l’asporto con divieto di consumazione sul posto e nelle vicinanze.

Emilia-Romagna, Lombardia, Calabria, Sicilia e Veneto in zona arancione: l'ordinanza di Speranza

L'ordinanza sarà valida fino al 15 gennaio, data in cui scadrà il Dpcm. Con il nuovo Dpcm verranno valutate eventuali proroghe. 

Secondo i dati del monitoraggio del ministero della Salute e Iss al 5 gennaio 2021 e relativi alla settimana 28/12/2020-3/1/2021 il valore soglia è stato raggiunto da Lombardia e Molise (entrambe a 1.27), Calabria (1.14), Valle d'Aosta (1.07) Emilia-Romagna (1.05), Sicilia (1.04). Sardegna e Liguria (1.02 entrambe), Umbria (1.01) Puglia A 1.

La provincia autonoma di Bolzano (0.81) e Basilicata e Campania (0.83) sono le tre con il valore piu' basso.

Questo il quadro regione per regione:

Abruzzo 0.9 Basilicata 0.83 Calabria 1.14 Campania 0.83 Emilia-Romagna 1.05 Friuli Venezia Giulia 0.91 Lazio 0.98 Liguria 1.02 Lombardia 1.27 Marche 0.93 Molise 1.27 Provincia autonoma Bolzano 0.81 Piemonte 0.95 Provincia autonoma di Trento 0.85 Puglia 1 Sardegna 1.02 Sicilia 1.04 Toscana 0.9 Umbria 1.01 Valle d'Aosta 1.07 Veneto 0.97. 

Secondo la bozza nel periodo 15-28 dicembre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,03 (range 0,98 - 1,13), in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno. Nella bozza si osserva, dopo alcune settimane di diminuzione, nuovamente un aumento dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni (313,28 per 100.000 abitanti 21/12/2020-03/01/2021 vs 305,47 per 100.000 abitanti 14/12/2020 - 27/12/2020). Si evidenzia, in particolare, il persistente valore elevato di questo indicatore nella Regione Veneto (927,36 per 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni).

Il rischio, secondo l'Iss, è quello di una epidemia non controllata e non gestibile dovuto ad un aumento diffuso della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 sul territorio nazionale in un contesto in cui l'impatto sui servizi assistenziali è ancora alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA. Sono 13 le Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (vs 10 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale torna a essere sopra la soglia critica (30%). Secondo gli esperti l'epidemia si trova "in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti". 

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