Piacenza Calcio, cinque persone iscritte nel registro degli indagati

Cinque nomi. Cinque persone che sarebbero state iscritte nel registro degli indagati in cui si ipotizzano reati fallimentari. La vicenda del Piacenza Calcio - che ha fatto segnare l'ennesima svolta con il ritorno di Fabrizio Garilli nel ruolo di amministratore unico - prosegue tra procura e tribunale, che il 21 dicembre dovrà prendere una decisione circa la richiesta di fallimento presentata dal pm Antonio Colonna.

Un passo indietro. Torniamo ai cinque possibili indagati. Quattro sarebbero finiti nel mirino della procura per ipotesi fallimentari, mentre la quinta sarebbe indagata per per reati tributari legati alla violazione di una sponsorizzazione. Oltre a quella della procura si giocano altre due partite: quella del tribunale, che vuole capire se Garilli sarà in grado di saldare i debiti e se sarà in grado di terminare la stagione, e quella della società vera e propria, squadra compresa.

Giovedì, dopo essersi recato in tribunale per riprendere alcuni documenti che erano stati prelevati dalla Guardia di Finanza e dopo averr incontrato il fiduciario dell'Aic Francesco Macrì, Garilli ha avuto un colloquio con i giocatori.

La proposta di Garilli - pagamento rateizzato degli emonumenti mancanti da luglio a novembre con il 25 per cento che è già stato saldato - è stato accettato da tutti tranne Simone Guerra, che dunque a gennaio potrebbe essere disponibile sul mercato (il Parma lo segue già dall'estate scorsa e potrebbe riprovarci). Poi c'è il campo, con i biancorossi che domenica scenderanno in campo a Barletta. Sarà la prima partita senza Italiana Srl, soprattutto sarà il nuovo debutto del Piacenza targato Garilli.