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Cronaca

Gps sotto l'auto della ex e pedinamenti, bancario piacentino arrestato per stalking

Piacentino 60enne ai domiciliari dopo due giorni alle Novate. L'indagine della polizia municipale: gli agenti della sezione investigativa stavano proteggendo una 35enne che aveva concluso una relazione con l'uomo

Lui l’ha avvicinata e lei ha cominciato a urlare, richiamando l’attenzione degli agenti che la seguivano e che hanno fatto scattare le manette ai polsi di quell’uomo che da due anni la seguiva. Un piacentino di 60 anni è stato arrestato, con l’accusa di stalking, dalla squadra di polizia giudiziaria della Polizia municipale. Non accettava la fine della relazione e per seguire quella donna le aveva anche sistemato, di nascosto, un rilevatore Gps sotto l’auto.

Il 60enne ha ottenuto gli arresti domiciliari, potendo così tornare dalla sua famiglia dopo due giorni trascorsi in carcere alle Novate, al termine dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari, Stefania Di Rienzo. Il giudice ha accolto la richiesta del pubblico ministero Antonio Colonna. L’uomo, un dipendente di un istituto di credito di Piacenza, è difeso dall’avvocato Fabio Leggi. Il difensore aveva chiesto la libertà o una misura meno pesante «perché – spiega - ritengo gli arresti domiciliari una misura eccessiva rispetto ai fatti che gli vengono contestati». L’uomo ha risposto alle domande del giudice, fornendo una propria versione dei fatti.

Secondo una prima ricostruzione, la relazione tra i due era iniziata nel 2016. Una passione forte, che aveva anche portato l’uomo a prestare dei soldi alla donna per l’acquisto di un’auto.

Dopo pochi mesi, però, la storia d’amore si era interrotta e lei - una 35enne romena che lavora nella ristorazione - se ne era andata. Lui non aveva accettato la parola fine e aveva cominciato a seguirla. Un pedinamento maniacale durato a lungo. Dopo quasi due anni, alla fine dell’estate lei si è spaventata e ha denunciato il fatto alla Polizia municipale. E’ entrata così in scena la procura della Repubblica, che ha avviato l’inchiesta. Gli agenti l’hanno così messa “sotto protezione”. Gli atteggiamenti dell’uomo, secondo gli investigatori, sarebbero diventati sempre più ossessivi sfociando in atti persecutori. Geloso di quella 35enne, l’uomo si sarebbe più volte intromesso quando lei conosceva altri uomini. Lui riusciva a contattarli e cercava di mettere lei in cattiva luce.

Non solo. Alcuni testimoni hanno anche affermato di aver visto il bancario seguirla e fotografarla per la strada. Nelle ultime settimane, però, la donna aveva accanto a sé gli “angeli custodi” in divisa azzurra. 

L’uomo, che ormai conosceva bene le abitudini della romena, sapeva che lunedì era il suo giorno di riposo e che lei aveva un cane che portava a fare la passeggiata serale. Non sapeva, però, che vicino a lei, nella penombra, c’era anche un’auto della Municipale che la seguiva.

L’ultimo atto, l’uomo lo ha compiuto avvicinandosi a lei. Lei lo ha riconosciuto, ha urlato chiamando gli agenti che in un lampo lo hanno bloccato, anche per evitare che la situazione potesse degenerare e che la donna fosse in pericolo.

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