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Cronaca

«Il Sudamerica non ha smesso nemmeno un giorno di stupirmi»

Continua il giro del mondo di Claudio Pelizzeni. Nel giorno numero 705 dalla partenza da Piacenza è arrivato a Ushuaia, capoluogo della provincia Argentina della Terra del Fuoco. Ha raggiunto 35 paesi e percorsi oltre 200.000 km tutti senza ausilio di aerei

Nuova cartolina digitale dal nostro concittadino giramondo Claudio Pelizzeni. Al  705esimo giorno dalla partenza da Piazza cavalli ha percorso oltre 200mila chilometri e attraversato 35 paesi senza salire su un aereo. Ecco l’aggiornamento del suo affascinante viaggio.

"Il continente sudamericano non ha smesso nemmeno un giorno di stupirmi. Gli ultimi mesi li ho trascorsi esplorando il suo stato più lungo e stretto, il Cile. Uno stato che, al suo interno, racchiude tutti i climi del pianeta. A nord è desertico e ciononostante la natura regala paesaggi pazzeschi come la valle della luna a San Pedro de Atacama. Qualche centinaio di chilometri più a sud ho poi potuto scoprire la valle de l'Elqui, una valle con un microclima molto particolare. In pratica vi sono in media 360 giorni l'anno senza una nube; il cielo è sempre soleggiato. Il caldo non è opprimente perché sempre c'è il vento. Questa valle aridissima in realtà è disegnata da un fiume che sorge dalla cordigliera andina e quindi garantisce acqua e la possibilità di coltivare le pareti delle montagne. Qui cresce l'uva con cui si produce il Pisco, il tipico liquore cileno, simile alla nostra grappa. 


Scendendo a sud si incontrano climi decisamente più mediterranei come nella zona della capitale Santiago, una città molto bella e cosmopolita. Ciò che più mi intrigava del Cile era tuttavia la sua regione più meridionale, ovvero la Patagonia. Quei luoghi dove è la natura ad essere protagonista tra montagne, fiumi, boschi, cascate, ghiacciai e laghi. 
Ho percorso tutti i 1200 chilometri di carretera austral, da Puerto Montt fino a Villa O'Higgins. 


La maggior parte di questi li ho percorsi in autostop, è stata la prima volta nel mio viaggio che ho utilizzato questa metodologia di trasporto in maniera sistemica. È un modo di viaggiare molto diffuso in Cile e pare altrettanto sicuro. Il problema è che, a volte, passano diverse ore prima di incrociare un’auto o un camion.  Per scendere tuttavia fino alla Tierra del Fuego ho dovuto fare una deviazione in Argentina poiché le strade in Cile erano terminate. È così che ho attraversato una frontiera "vecchia maniera": 22 chilometri a piedi nei boschi per giungere a El Chalten. Prima di rientrare in Cile ho potuto ammirare il meraviglioso ghiacciaio Perito Merino: gigantesco e sontuoso. 


L'ultimo appuntamento con il Cile è stato un trekking di oltre una settimana a Torres del Paine, un complesso montagnoso che ricorda molto le nostre dolomiti. Il clima ha cominciato a farsi rigido con temperature che spesso scendevano sotto zero e le notti in tenda hanno iniziato ad essere molto difficili.  Ora mi concentrerò sul Sudamerica dal lato Atlantico e conto di raggiungere Rio de Janeiro per le prossime olimpiadi. Nel frattempo rispettare il budget di 15 euro al giorno che mi sono imposto si fa sempre più difficile perché paesi come Cile e Argentina hanno un costo della vita molto simile agli standard europei. Tuttavia grazie alle sistemazioni per la notte in case ospitali (couchsurfing), all'autostop e alla generosità delle persone, si possono cogliere importanti opportunità di risparmio”. 

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