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Lungo lavoro per i vigili del fuoco / Castel San Giovanni

Incendio a Castelsangiovanni, allarme rientrato

In fiamme un cascinale pieno di rotoballe. Il 6 marzo l'ordinanza del sindaco che invitata i cittadini a rimanere in casa. Ancora in corso le operazioni di spegnimento e smassamento

Allarme rientrato nella giornata del 7 marzo per l'incendio divampato mercoledì sulla strada dei Conti, in località Campo D’Oro a Castelsangiovanni. In prima battuta il sindaco Lucia Fontana aveva emesso un'ordinanza urgente nella quale invitata i cittadini a non sostare all'aperto e a tenere le finestre chiuse per la possibile dispersione nell'aria di sostanze pericolose. Dalle verifiche effettuate invece è emerso che non ci sarebbe alcun pericolo e l'allarme è rientrato. Le operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco sono ancora in corso e poi si procederà allo smassamento delle rotoballe andate distrutte. 

«La Regione continua ad essere sorda alle richieste di prevedere incentivi per i privati che vogliono rimuovere l’amianto dai tetti delle loro abitazioni mentre, ad ogni incendio, continuiamo a respirare veleni a causa della tossicità dell’eternit». Lo ha detto il consigliere regionale della Lega, Valentina Stragliati, all’indomani del vasto incendio che ha distrutto il tetto in eternit di un fienile. «A distanza di quasi 24 ore dall’incendio - denuncia Stragliati – l'aria in tutta la zona circostante è ancora irrespirabile mentre il Comune ha invitato i cittadini a restare in casa e a non passare nelle vicinanze  fino a quando i fumi non saranno dispersi e, comunque, fino a una nuova comunicazione. Ogni volta – protesta Stragliati - è la stessa storia nonostante i numerosi atti ufficiali e le richieste che, come Lega, abbiamo presentato a più riprese in Regione per chiedere azioni mirate e aiuti anche nei confronti dei privati che vogliono mettersi alle spalle il rischio amianto». «La Regione – ha aggiunto l’esponente del Carroccio – ha giustamente previsto azioni per rimuovere l’amianto sui tetti delle scuole e delle imprese, ma l’amianto che ancora persiste sui tetti delle abitazioni dei privati non è meno pericoloso. E se anche esistono agevolazioni nazionali per chi decide di rimuoverlo, la Regione dovrebbe fare la propria parte per favorire i tanti privati che, con propri investimenti, vogliono eliminare questo rischio dai tetti delle proprie abitazioni, facendo un investimento a tutela della salute della comunità», ha concluso Stragliati.

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