«La cultura del bene pubblico da promuovere anche se si tratta di un cassonetto del verde»
Davanti a casa mia, in via Porta, sul piazzale è posizionato un contenitore del verde e osservando quel che avviene nei suoi pressi si nota un bellissimo spaccato di umanità. Ci sono persone rispettose delle regole di smaltimento del verde, altre che arrivano e buttano nel cassonetto anche il sacco di plastica che contiene le foglie, altre che svuotano il materiale incuranti che metà finisca dentro e metà rimanga fuori a terra lasciando tutt’intorno una scia di rami, arbusti e foglie.
Poi ci sono quelli che si guardano intorno e non vedendo nessuno buttano dentro di tutto: medicine, giochi rotti, plastica, mattoni, ombrelli, ecc… Quando riesco, cerco di dirigere il traffico e intervengo spiegando quello che si può lasciare nel contenitore. L’ultima volta ho cercato di rincorrere un paio di persone a piedi che si allontanavano, ma il tempo di mettere le scarpe e cercare la mascherina e mi sono sfuggite. Volevo semplicemente parlargli non certo fare altro.
Ci sono persone che, richiamate, si scusano e altre che hanno pronte delle risposte arroganti e offensive. La nostra società ha un bel problema: la mancanza di etica e di cultura di bene pubblico e conseguentemente della sua difesa e promozione che spetterebbe a noi tutti.
Roberto Lovattini