In due litigano per il videopoker: «La vincita era mia di diritto»
Violento alterco ieri verso l'ora di pranzo all'agenzia ippica di via Calciati. Un albanese di 43 anni, "malato" di gioco, sta per ore e ore al videopoker senza vincere nulla. Si alza per un attimo dalla macchinetta, davanti alla quale si siede un siciliano 54enne che vince subito: lo straniero "esplode": «La vincita è mia di diritto!»
Redazione
05 ottobre 2009 12:41
Gioca per ore e ore al videopoker. Investe tantissimo denaro. Ma a prendersi il "malloppo" è un altro. Non deve averci più visto dalla rabbia, ieri, verso le 12 e 30 all'agenzia ippica di via Calciati, un albanese 43enne che è venuto alle mani con un siciliano di 54 anni residente in città. Il proprietario dell'esercizio, vedendo che l'alterco stava degenerando, ha deciso di chiamare i carabinieri.
La notizia è stata resa nota questa mattina al comando di viale Beverora dal tenente Filippo Lo Franco, comandante dell'aliquota radiomobile. L'albanese era già noto alle forze dell'ordine e ai servizi sanitari come dipendente del gioco. Ieri, all'agenzia ippica, ha passato l'ennesima mattinata davanti al videopoker.
Lo straniero, dicono i militari, in caso di giocate che si protraggono per ore e ore, è solito mettere dei post-it sulla macchinetta, quando si allontana per un attimo, per dire che l'oggetto è occupato e di non sedersi. Ma ieri si è dimenticato di farlo. Durante la sua assenza, così, si è messo davanti al videopoker il siciliano, che ha vinto immediatamente: 150 euro in monetine.
Una volta tornato, l'albanese ha dato in escandescenze. «E' mia la vincita, è mia!», rivendicando il diritto del denaro a causa delle precedenti giocate. I due sono venuti alle mani. I carabinieri, una volta sul posto, hanno placato gli animi, spiegando pazientemente allo straniero che non c'è un nesso causale tra numero di giocate e vittorie. Statisticamente, si può vincere anche con un'unica puntata.
I due sono stati redarguiti. Il siciliano ha deciso di dare, in ogni modo, una parte della vincita allo straniero, 50 euro. L'albanese è stato portato a casa, dove ha promesso che smetterà di giocare.
In foto, nel titolo, il tenente Lo Franco
La notizia è stata resa nota questa mattina al comando di viale Beverora dal tenente Filippo Lo Franco, comandante dell'aliquota radiomobile. L'albanese era già noto alle forze dell'ordine e ai servizi sanitari come dipendente del gioco. Ieri, all'agenzia ippica, ha passato l'ennesima mattinata davanti al videopoker.
| Lo straniero, di solito, mette dei post-it per dire che la macchina è occupata, ma stavolta se ne dimentica. 150 euro la vincita |
Lo straniero, dicono i militari, in caso di giocate che si protraggono per ore e ore, è solito mettere dei post-it sulla macchinetta, quando si allontana per un attimo, per dire che l'oggetto è occupato e di non sedersi. Ma ieri si è dimenticato di farlo. Durante la sua assenza, così, si è messo davanti al videopoker il siciliano, che ha vinto immediatamente: 150 euro in monetine.
Una volta tornato, l'albanese ha dato in escandescenze. «E' mia la vincita, è mia!», rivendicando il diritto del denaro a causa delle precedenti giocate. I due sono venuti alle mani. I carabinieri, una volta sul posto, hanno placato gli animi, spiegando pazientemente allo straniero che non c'è un nesso causale tra numero di giocate e vittorie. Statisticamente, si può vincere anche con un'unica puntata.
I due sono stati redarguiti. Il siciliano ha deciso di dare, in ogni modo, una parte della vincita allo straniero, 50 euro. L'albanese è stato portato a casa, dove ha promesso che smetterà di giocare.
In foto, nel titolo, il tenente Lo Franco
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05 ottobre 2009 12:41
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