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Cronaca

Maltrattamenti alla Vittorino, parte il processo e sarà a porte chiuse

Per tutelare i bambini. Due maestre imputate. Tre famiglie si sono costituite parti civili. Nella prossima udienza il via ai testimoni, poi le analisi dei video e forse le audizioni protette dei giovani alunni

Si svolgerà a porte chiuse, per tutelare i bambini, il processo nei confronti di tre maestre della scuola primaria Vittorino Da Feltre accusate di maltrattamenti nei confronti di alcuni alunni. Il dibattimento, presieduto dal giudice Sonia Caravelli, pm Antonio Rubino, si è aperto il 16 giugno, ma è stato rinviato in dicembre.

Nella prossima udienza saranno sentiti tre testimoni, gli investigatori della sezione investigativa della Polizia locale che hanno svolto le indagini che, nel novembre 2017, portarono a tre indagati. Inoltre, il giudice ha respinto diverse eccezioni della difesa sull’ammissibilità di alcune prove. Il processo vede numerosi testimoni che in aula saranno sentiti, oltre all’analisi delle registrazioni video e - se sarà necessario - dell’audizione, in modalità protetta, dei bambini. Le insegnanti, Stefania Innamorato, 46 anni, ed Elena Fazio, di 59, entrambe in aula, sono difese rispettivamente dagli avvocati Flavio Dalla Giovanna con Giada Boccellari (Foro di Milano) e da Romina Cattivelli. Due famiglie si sono costituite parti civili con l’avvocato Marco Guidotti e una con Claudio Borgoni.

Le tre insegnanti (una sarà prosciolta nel giugno del 2019) erano state indagate e due vennero arrestate e poi tornate in libertà, nel novembre del 2017 dopo un’indagine della Polizia locale, svolta alla Vittorino. L’indagine del Sezione investigativa Polizia Locale, e coordinata dal sostituto procuratore Antonio Colonna, partì dopo la segnalazione di una educatrice di sostegno alla dirigente scolastica, la quale informò la procura. Gli investigatori posizionarono alcune telecamere nella classe, riprendendo comportamenti anomali, sempre secondo le accuse, in particolare nei confronti di alcuni bambini che avevano difficoltà di apprendimento (uno di loro era autistico). Schiaffi, umiliazioni, il tentativo di infilare a forza il ciuccio in bocca e derisioni, le condotte adottate, secondo la procura, dalle insegnanti.

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