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Cronaca

Maxi frode fiscale di una coop della logistica, nove indagati

Scoperta dalla guardia di finanza una frode fiscale, false fatturazioni e indebite compensazioni per milioni di euro. Sequestri per quasi 2 milioni di euro a una cooperativa piacentina

È di nove persone denunciate e di un milione e ottocento mila euro di beni sequestrati il risultato di una complessa indagine, eseguita dalle Fiamme Gialle piacentine che ha consentito di portare alla luce un complesso sistema di frode fiscale, attuato da una cooperativa piacentina, operante nel settore del facchinaggio e magazzinaggio, mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e compensazione di falsi crediti tributari.

Questo stratagemma ha consentito di evadere imposte e contributi per oltre un milione e ottocentomila euro. Le indagini, coordinate dalla procura di Piacenza e condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno portato alla scoperta di una fitta rete di società "cartiere" emiliane, prive di struttura organizzativa e intestate a prestanome gravati da molti precedenti penali o di polizia, le quali, utilizzando fatture per operazioni inesistenti, generavano falsi crediti di imposta riportati, sistematicamente, nelle dichiarazioni fiscali. Questi crediti venivano successivamente ceduti al cosiddetto beneficiario della frode, ossia la cooperativa piacentina, attraverso la stipula di contratti di accollo, all’apparenza ineccepibili, nei quali il fittizio credito tributario veniva certificato come genuino da compiacenti professionisti.

Questi ultimi, veri promotori della frode, consentivano alla cooperativa, dietro lauti compensi, di abbattere solo formalmente gli ingenti debiti fiscali maturati nei confronti dell’erario, utilizzando, in compensazione, i falsi crediti. È stato inoltre accertato che l’indebito risparmio d’imposta, frutto dell’evasione fiscale, veniva immediatamente riciclato per l’acquisto di beni mobili e immobili intestati a prestanome riconducibili alla cooperativa. L’attività di servizio ha consentito di denunciare nove persone ritenute a vario titolo responsabili di reati fiscali e autoriciclaggio e, su disposizione del gip presso il tribunale di Piacenza, di sottoporre a sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, appartamenti, auto e disponibilità finanziarie fino alla concorrenza di 1milione e 800mila euro, quali profitto dell’illecita attività. Questa operazione conferma l’impegno delle fiamme gialle nel disarmare, anche nell’attuale periodo di emergenza epidemiologica, quei contesti criminali dediti alla commissione di complesse frodi fiscali, al fine di tutelare gli imprenditori onesti e reprimere le condotte capaci di danneggiare il normale dispiegamento dell’economia legale.

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