Morte misteriosa di Gianna Casella, tre cinesi nel registro indagati

Sarebbero già state iscritte nel registro degli indagati della procura con l’ipotesi accusatoria di omicidio colposo. Si tratta di tre persone, tutte di origine cinese, legate alla gestione del ristorante orientale nel quale ha mangiato Gianna Casella, la popolare cantante piacentina di 70 anni, morta lunedì 15 ottobre per una sospetta intossicazione alimentare (era stata ricoverata in ospedale sabato, in condizioni serie). Per far luce sulla sua scomparsa domani, giovedì 18 ottobre, verrà svolta l’autopsia disposta dal sostituto procuratore Emilio Pisante, titolare delle indagini. A eseguire l’esame autoptico sarà il medico legale Novella D’Agostini. A segnalare la sospetta intossicazione alimentare erano stati i medici dell’ospedale, dopo il decesso. Intanto, proseguono le indagini per accertare un’eventuale tra il cibo mangiato da Casella, si tratterebbe di cozze. I carabinieri del Nas e i tecnici dell’Ausl hanno compiuto alcune verifiche nel ristorante, sequestrando numerosi cibi, tra cui cozze provenienti dall’estero. Su questo materiale sarà ora necessario attendere gli esami di laboratorio a cui verrà sottoposto. I carabinieri avevano denunciato le tre persone per la violazione delle norme sulla conservazione degli alimenti. Ma fondamentale sarà l’autopsia che chiarirà le esatte cause del decesso e stabilirà se esiste o meno un legame tra il cibo mangiato e la successiva morte. Nel frattempo, in procura sono stati ascoltati i familiari di Gianna Casella i quali hanno raccontato che cosa è avvenuto e le ultime ore di vita della loro congiunta.