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Cronaca

«Non è un corteo dei gay ma un corteo contro le discriminazioni»

Presentato il corteo contro l’omobitransfobia  che si terrà il 19 maggio e che attraverserà il centro. L'evento è organizzato da L'Atomo Arcigay Piacenza, Arcigay, Famiglie Arcobaleno, Agedo con la collaborazione del Comune di Piacenza.  La partenza è prevista per le 15.30 davanti alla stazione

«Non è un corteo dei gay ma un corteo contro le discriminazioni. Vogliamo ribadire che l'omosessualità e le altre forme di orientamento sono normali varianti del comportamento sessuale e che la teoria del gender non ha nessun fondamento. Invitiamo tutta la cittadinanza e le istituzione a partecipare per ascoltare le nostre ragioni che hanno l'unico fine di combattere le l'odio, l'emarginazione e tutte le discriminazioni». Con queste parole Piercesare Licini, Edoardo Pivoni, Andrea Pancini, Davide Bastoni, Rita Mura hanno presentato il corteo contro l’omobitransfobia  che si terrà il 19 maggio e che attraverserà il centro. L'evento è organizzato da L'Atomo Arcigay Piacenza, Arcigay, Famiglie Arcobaleno, Agedo con la collaborazione del Comune di Piacenza.  La partenza è prevista per le 15.30 davanti alla stazione in piazzale Marconi per poi arrivare in piazza Duomo, piazza Sant'Antonino, via Giordani, Stradone Farnese, Corso per terminare in piazza Cavalli. Dalle 19.30 al locale Chez Moi di piazza Borgo ci sarà un aperitivo, un concerto e poi dj set con musica anni Ottanta. «E' una festa alla quale invitiamo tutti: siamo parte del mondo e non un mondo a parte. Le persone Lgbt sono nella società. Sono ancora troppo frequenti le aggressioni fisiche e non solo che si stanno verificando ai danni di persone omosessuali, dobbiamo cercare di lavorare tutti insieme perché non si verifichino più», dicono gli organizzatori. 


 

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