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Venerdì, 26 Aprile 2024

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Redazione

Partenze intelligenti? Tanto è sempre bollino rosso

Se si decide di partire si deve partire. Un giorno infatti vale l'altro. L'importante è mettersi in auto riposati, calmi e sereni. Anche se si evita il "bollino rosso", ci saranno bestioni motorizzati intorno a noi

"Bollino rosso nei fine settimana tra il 23 luglio e il 7 agosto e per i rientri nei weekend dal 15 agosto al 1° settembre". E ancora: "Fino al 31 agosto resteranno aperti 14 cantieri a fronte dei 140 medi giornalieri". Oppure: "Esodo: autostrade da «bollino nero» il 31 luglio e il 7 agosto". Sono tutti titoli apparsi in questi giorni sulla stampa nazionale. Insomma ci si lamenta che la gente non va più in vacanza - secondo uno studio condotto da Federalberghi questa estate quasi un italiano su due resterà a casa - e poi ogni giorno non si può fare a meno di ascoltare o leggere di autostrade intasate, code , rallentamenti, incidenti. Se una persona avesse la minima intenzione di andare al mare o in montagna anche solo per un week end è facile che rinunci per paura di passare due giorni in auto.

Detto questo, i giornalisti non hanno tutti i torti a ricordare ai cittadini di fare attenzione quando si mettono in auto per raggiungere la meta delle tanto auspicate vacanze. C'è però un ma. Al di là di quello che si legge, ogni giorno le nostre autostrade sono da bollino rosso. Ne ho avuto la prova mercoledì scorso quando sono andata a trovare un mio amico a Firenze. Memore di tutti i consigli letti in questi anni sulle cosiddette partenze intelligenti e sulle buone condizioni psicofisiche che chi guida la macchina dovrebbe avere ho deciso di partire intorno alle 11. Ora di pranzo di un qualsiasi mercoledì di un caldissimo luglio: secondo le mie previsioni non avrei dovuto trovare nessuno o quasi a farmi compagnia in autostrada. Che grosso grossissimo errore.

Non ho fatto i conti con i camion che viaggiano dal lunedì al venerdì ad ogni ora del giorno e ai cantieri che sulle nostre autostrade sono frequenti come i funghi in un bosco dopo una pioggia settembrina. Risultato? Infiniti rallentamenti e continui strombazzamenti da parte dei camionisti che quando vedono una piccola utilitaria che li supera vanno fuori di testa. Fortuna che la mia autovettura è dotata di aria condizionata e che avevo con me il navigatore che mi ha segnalato i numerosissimi autovelox che costeggiano le nostre autostrade come i platani sul Facsal. E così alle 15 sono giunta a Firenze indenne, spero senza nessuna contravvenzione sul groppone.

Però quanto sangue amaro mi è costato questo viaggio. Non è bello viaggiare fiancheggiati da bestioni motorizzati con cui devi fare la gincana tra le varie corsie dell'autostrada che di volta in volta sono occupate da operai indaffarati. In conclusione: anche se i giornali, la televisione, la radio, parlando di giorni da bollino rosso o nero non bisogna farsi scoraggiare.

Se si decide di partire si deve partire. Un giorno infatti vale l'altro. L'importante è mettersi in auto riposati, calmi e sereni. Programmare la partenza in orari che ci consentano di viaggiare comodamente, soprattutto, se sprovvisti di aria condizionata e fare molta attenzione. Essere sempre vigili, guardare gli specchietti perché c'è sempre il furbetto che ci vuole sorpassare sulla destra e soprattutto rispettare i limiti di velocità se non si vuole tornare a casa con il portafoglio più leggero del previsto.

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