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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Percepiscono il reddito di cittadinanza senza averne il diritto, denunciati

I finanzieri del Gruppo di Piacenza hanno denunciato tre persone le quali, a vario titolo, percepivano il reddito di cittadinanza pur non possedendo i requisiti previsti. Avviata la procedura di recupero degli oltre 20mila euro già corrisposti

In un contesto come quello attuale, caratterizzato da una profonda crisi sociale ed economica, fondamentale è assicurare che le risorse pubbliche vengano correttamente impiegate e, nella fattispecie, raggiungano chi ne ha effettivamente diritto, evitando sprechi. Per questo le Fiamme Gialle hanno intensificato i controlli nei confronti dei richiedenti e percettori del reddito di cittadinanza, forma di sostegno economico e sociale rivolto alle persone in difficoltà e che ha lo scopo di garantire a questi un reddito minimo nonché il reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo e, nei giorni scorsi.

I militari del Gruppo di Piacenza hanno denunciato tre persone le quali, a vario titolo, percepivano il reddito di cittadinanza pur non possedendo i requisiti previsti. In un caso, durante i quotidiani servizi di controllo del territorio, hanno ispezionato un autocarro intento a trasportare rottami di vario genere, destinati ad un centro di raccolta. Al termine del controllo le persone a bordo sono state denunciate per gestione non autorizzata di rifiuti, avendo violato l’art. 256 del testo unico ambiente, attività che gli stessi hanno affermato di svolgere per sostenere la famiglia, senza però risultare iscritti all’albo nazionale dei gestori ambientali.

Gli ulteriori e più mirati accertamenti hanno consentito di rilevare che uno di questi, un uomo di etnia rom, dal giugno 2019, percepiva il reddito di cittadinanza. Il diritto a tale sussidio può subire una contrazione al verificarsi di situazioni che non ne legittimano più la concessione in relazione a sopravvenute circostanze. Uno dei casi di revoca o riduzione del beneficio previsti dal legislatore è quello derivante dall'omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari sulla base di quanto dichiarato e constatato al momento del controllo, il soggetto percettore del reddito di cittadinanza è stato quindi denunciato anche per non aver comunicato i proventi derivanti dall’attività di raccolta e smaltimento di rifiuti, svolta totalmente in nero e in assenza delle previste autorizzazioni, circostanza punita con la reclusione da uno a tre anni.

Relativamente agli altri soggetti denunciati, il primo era stato assunto da una ditta che effettua lavori di carrozzeria omettendo di comunicarlo all’Inps al fine della riduzione o revoca del beneficio. L’altro soggetto, una donna brasiliana, ha reso false dichiarazioni in sede di presentazione dell’istanza in ordine alla permanenza nel territorio italiano, non essendo stato, effettivamente, residente in italia per almeno due anni consecutivi.

Per tutti i casi scoperti è stata trasmessa apposita comunicazione all’Inps per i provvedimenti di sospensione del beneficio. L’ente ha puntualmente bloccato l’erogazione nei confronte dei tre soggetti denunciati e ha avviato la procedura di recupero degli oltre 20mila euro già corrisposti. Il contrasto alle frodi nel settore della previdenza mira a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando  - spiega la Guardia di finanza - il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto. In tal senso le fiamme gialle continueranno ad eeguire accertamenti volti all’individuazione di possibili frodi messe in atto in danno della collettività, attraverso l’approfondimento di posizioni a rischio comunicate dai vari enti istituzionali e la valorizzazione di informazioni acquisite sul territorio durante i normali servizi d’istituto. 

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