Perde il posto di lavoro e denuncia un collega: “Mi minacciava"
Dipendente a tempo determinato in un pub di Piacenza: non le rinnovano il contratto di lavoro e lei per tutta risposta se la prende con un collega di 41 anni, denunciando ai carabinieri di aver ricevuto delle avance dall'uomo. “Mi minacciava di farmi licenziare” avrebbe detto ai militari
Redazione
20 maggio 2009 15:20
Aveva tentato il colpo, forse con l'intento di essere riassunta scaricando la colpa del suo cessato rapporto di lavoro su un collega. È successo in un pub di Piacenza, dove una donna del lodigiano, classe 1956, lavorava con un contratto a termine. A febbraio, però, il contratto non le era stato rinnovato e lei si era trovata senza occupazione.
Un mese fa, la pensata. La donna, si è recata dai carabinieri della stazione Piacenza Principale e ha denunciato un suo ex collega, un marocchino di 41 anni, ancora dipendente del pub. L'accusa per lui è pesante: violenza privata e minacce. La donna, infatti, ha raccontato ai militari che l'uomo le aveva fatto della avance non accettate e che di fronte al suo rifiuto sarebbe passato a metterle le mani addosso e a minacciarla. Le avrebbe detto frasi del tipo: “Se non vieni a letto con me, ti faccio licenziare”.
I carabinieri hanno avviano le indagini, sentono tutti i dipendenti del locale. I colleghi, hanno confermano che fra il marocchino e la lodigiana non correva buon sangue. Ma nessuno, ha confermato la versione della donna o fatto cenno delle presunte minacce e violenze sessuali. Le accuse nei confronti dell'uomo si rivelano tutte false.
Però, la ex dipendente, l'aveva pensata bene. Per dar peso alle sue accuse, aveva costretto un'altra collega, una nigeriana di 28 anni, a presentare ai carabinieri la stessa denuncia, avvalorando così la propria posizione.
La ragazza però, è stata sentita una seconda volta separatamente e ha svelato agli inquirenti la verità. Ha infatti ammesso di aver subito minacce da parte della donna che si era presentata a casa sua accompagnata da due uomini a scopo intimidatorio.
A conclusione dell'indagine, la ex dipendente è stata denunciata per simulazione di reato, calunnie nei confronti del collega marocchino e per minacce ai danni della ragazza nigeriana per costringerla ad una falsa testimonianza.
Un mese fa, la pensata. La donna, si è recata dai carabinieri della stazione Piacenza Principale e ha denunciato un suo ex collega, un marocchino di 41 anni, ancora dipendente del pub. L'accusa per lui è pesante: violenza privata e minacce. La donna, infatti, ha raccontato ai militari che l'uomo le aveva fatto della avance non accettate e che di fronte al suo rifiuto sarebbe passato a metterle le mani addosso e a minacciarla. Le avrebbe detto frasi del tipo: “Se non vieni a letto con me, ti faccio licenziare”.
| Nessun collega ha confermato le presunte minacce sessuali e le violenze |
I carabinieri hanno avviano le indagini, sentono tutti i dipendenti del locale. I colleghi, hanno confermano che fra il marocchino e la lodigiana non correva buon sangue. Ma nessuno, ha confermato la versione della donna o fatto cenno delle presunte minacce e violenze sessuali. Le accuse nei confronti dell'uomo si rivelano tutte false.
Però, la ex dipendente, l'aveva pensata bene. Per dar peso alle sue accuse, aveva costretto un'altra collega, una nigeriana di 28 anni, a presentare ai carabinieri la stessa denuncia, avvalorando così la propria posizione.
La ragazza però, è stata sentita una seconda volta separatamente e ha svelato agli inquirenti la verità. Ha infatti ammesso di aver subito minacce da parte della donna che si era presentata a casa sua accompagnata da due uomini a scopo intimidatorio.
A conclusione dell'indagine, la ex dipendente è stata denunciata per simulazione di reato, calunnie nei confronti del collega marocchino e per minacce ai danni della ragazza nigeriana per costringerla ad una falsa testimonianza.
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20 maggio 2009 15:20
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