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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Prima campata del ponte. Ciucci: "Il 18 dicembre non prendete impegni"

E' stata varata la prima campata del nuovo ponte di Po sulla via Emilia. Ciucci (Anas): "Una scommessa vinta, pronto per il 18 dicembre"

E' stata varata nella mattinata del 17 luglio 2010 la prima campata del ponte definitivo sul Po tra San Rocco al Porto (sponda lodigiana) e Piacenza (Emilia), lungo la via Emilia. Cerimonia in pompa magna (forse un tantino esagerata), con tanto di tappeti verdi, conferenza delle autorità, visita al cantiere, rinfresco. Presente il presidente di Anas Pietro Ciucci, oltre agli assessori regionali alla Mobilità Alfredo Peri (Emilia Romagna) e Raffaele Cattaneo (Lombardia) e autorità piacentine: il sindaco Roberto Reggi, il presidente della Provincia Massimo Trespidi, e così via.

SCORRE LA PRIMA CAMPATA - Così, intorno alle 10,30, è avvenuto il "miracolo", o meglio, quello che accade in un Paese moderno e industrializzato: mediante un complicato sistema di funi e argani, la prima campata (peso 650 tonnellate) è stata trainata lungo l'allineamento di spalle e pile. Velocità: un metro all'ora. In sostanza, il viadotto verrà assemblato "pezzo per pezzo" facendo scorrere le campate mano a mano dalla sponda lodigiana a quella piacentina, come se si susseguissero lungo binari invisibili.

Inaugurazione prima campata ponte Po

"GRANDE SINTONIA" - "Oggi è un giorno molto importante - sottolinea il presidente Ciucci -, con il cronoprogramma perfettamente rispettato. Quella che, qualche mese fa, sembrava solo una scommessa ora è una splendida realtà. Per il 18 dicembre, data prevista per la fine dei lavori, non prendete impegni: saremo qui a inaugurare il ponte sul Po per l'apertura al traffico". E' d'accordo il sindaco Reggi: "Con Anas c'è stata qualche incomprensione inizialmente, ma ora siamo in grande sintonia, e accettano e accolgono i nostri suggerimenti e proposte".

RIPRISTINARE L'ISOLOTTO MAGGI - Che ne sarà del ponte provvisorio, sul quale ogni giorno transitano 18mila veicoli? "Con il nuovo viadotto - sottolinea Reggi -, sarà facile arrivare in Lombardia anche per le biciclette, con una pista ad hoc: anche i problemi di traffico non ci saranno più: il ponte di barche potrebbe quindi essere smantellato, anche perchè bisogna ripristinare l'habitat faunistico dell'isolotto Maggi, ora snaturato".

DATI TECNICI - La nuova opera si compone di due parti: il ponte di scavalco del fiume Po, ad impalcato interamente in acciaio, formato da 11 campate di luce minima pari a 61, 72 metri e massima pari a 76,40 metri, per uno sviluppo totale di circa 815 metri; il viadotto di accesso lato Piacenza, ad impalcato misto in acciaio e calcestruzzo, realizzato al di sopra del sistema di archi in muratura che costituivano il preesistente viadotto, composto da tre impalcati indipendenti in successione, per uno sviluppo totale di circa 285 metri.

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