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Cronaca

Ponte sul Po: entro il 18, si deciderà sulla demolizione

Vertice in Prefettura ieri, per la Conferenza dei Servizi. Il tavolo ha fatto il punto sul collegamento Piacenza – Lodi, dopo il cedimento del ponte sul Po. La priorità è il ponte di barche. Disaccordo fra le due Soprintendenze regionali sulla demolizione del ponte ad archi. Ci si aggiornerà il prossimo 1 luglio

Riunione in Prefettura ieri, per decidere le sorti del ponte sul Po, crollato lo scorso 30 aprile. Per il Comune di Piacenza, sarebbe meglio salvaguardare la struttura esistente e i tecnici si sono detti possibilisti anche se ciò potrebbe comportare un allungamento dei tempi di realizzazione, prima stimati in 14 mesi.

La pensano diversamente dal lato lombardo: la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano, ha scartato l'ipotesi di salvaguardia della struttura esistente lato Lodi. Secondo i progettisti, infatti, sembra che il viadotto  lodigiano non sarebbe adeguato ai carichi che il nuovo ponte dovrà sopportare.
  Disaccordo fra le Soprintendenze regionali sulla demolizione del ponte ad archi  

Resta in piedi, invece, l'ipotesi della demolizione totale del ponte esistente. A questo riguardo, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Parma e Piacenza, esprimerà il nulla osta per il lato emiliano entro il prossimo 18 giugno.

La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano, ha fatto invece sapere di non poter esprimere un parere sulla demolizione del ponte lato lombardo, in assenza di un approfondimento sia storico che statico. La Conferenza dei Servizi, si riunirà in Prefettura a Piacenza il prossimo 1 luglio, per fare il punto sul nuovo ponte.
  Prossimo vertice in Prefettura, il 1 luglio a Piacenza  

Per il momento, la soluzione per rimettere in piedi il collegamento fra le due sponde del Po, rimane il ponte di barche. Già lo scorso maggio, a Piacenza, l'accordo era stato bipartisan. Adesso,  gli enti locali hanno richiesto la collocazione definitiva del ponte provvisorio tra i due ponti esistenti (stradale Anas e ferroviario).

Ora, spetta al Compartimento della viabilità per la Lombardia Anas, avviare le procedure necessarie alla esecuzione, gestione e manutenzione del ponte provvisorio.

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