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Cronaca

Primi interrogatori, la moglie di Dorini non parla

Primi interrogatori per la convalida degli arresti delle persone coinvolte nell'operazione "Grecale Ligure" che, secondo la procura piacentina e la Dia di Genova, ha portato alla luce un complesso sistema fraudolento per trasferire all'estero alcune imprese sull'orlo del crack

Primi interrogatori per la convalida degli arresti delle persone coinvolte nell’operazione “Grecale Ligure” che, secondo la procura piacentina e la Dia di Genova, ha portato alla luce un complesso sistema fraudolento per trasferire all’estero alcune imprese sull’orlo del crack, e tutti i loro beni, lasciando senza un euro i creditori. Nella mattina del 2 settembre, il giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Bersani, ha sentito in carcere Gian Marco Govi - il direttore finanziario della Dorini - assistito dagli avvocati Cosimo Pricolo e Antonio Trabacchi. E’ stata poi interrogata la Carmen Grillo, moglie di Angelo Dorini e madre di Pierangelo. La donna, visibilmente provata, non ha trattenuto le lacrime e si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Grillo è l’unica persona agli arresti domiciliari sugli otto finiti in carcere tra Piacenza e La Spezia. I suoi difensori, gli avvocati Massimo Solari e Paolo Ferroni, hanno chiesto al gip la revoca della misura cautelare. Il giudice si è riservato la decisione.

Lunedì, invece, saranno sentiti padre e figlio, Angelo e Pierangelo Dorini. Entrambi sono difesi dall’avvocato Solari e da Stefano Putinati, quest’ultimo del Foro di Milano e docente universitario. Solari, questa mattina, ha anche depositato al gip alcuni certificati medici che attestano alcune patologie di cui soffre Angelo e che lo renderebbero incompatibile con il regime carcerario. I tre rappresentanti della famiglia Dorini, e anche Govi, devono rispondere dei reati di bancarotta, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori. Per loro, il sostituto procuratore Roberto Fontana, non ha contestato il reato di associazione per delinquere, che, invece, appare per gli altri quattro finiti in manette, tra cui un avvocato di La Spezia, Pierpaolo Zambella, e il commercialista spezzino Vittorio Petricciola. Secondo le accuse, il gruppo Dorini - il primo concessionario italiano dei veicoli commerciali Volvo e proprietario di 15 società tra cui una nel settore immobiliare - si era affidato al “gruppo” ligure che aveva messo in moto la macchina per far trasferire la società in Bulgaria, mettendo in salvo i beni. Una manovra che avrebbe dovuto evitare l’istanza di fallimento, che avrebbe poi portato al reato di bancarotta fraudolente. Al Gruppo piacentino sono stati sequestrati beni per circa 150 milioni euro, tra cui 140 immobili. Dorini, secondo le indagini, voleva aggirare i creditori insinuati al passivo delle varie società per circa 60 milioni, oltre che portare al sicuro 100 milioni di beni. In una intercettazione, il padre Angelo parla con la moglie e si lamenta delle spese elevatissime del figlio Pierpaolo, che toccano i 35mila euro al mese: un casa a Montecarlo gli costa 10mila euro al mese, al bar e nei ristoranti ne spende altri 10mila e il mutuo di un’abitazione a Milano, in Corso Venezia, gli costa altri 14mila euro. «Trascurando il fatto che secondo il suo contabile - scrive l’edizione on line de Fatto Quotidiano -  una delle società del gruppo non può pagare i contributi dei dipendenti perché costretta a pagare i viaggi di famiglia all’agenzia Viaggi dello Zodiaco. O che lui stesso ha percepito da alcune aziende di famiglia in decozione emolumenti ritenuti dagli inquirenti sproporzionati rispetto alla situazione aziendale e ingiustificati, tanto da essere considerate “delle vere e proprie distrazioni». Queste sono intercettazioni effettuato dalla Direzione investigativa antimafia di Genova e che sono contenute nell’ordinanza di custodia cautelare, di oltre 500 pagine, del gip. I problemi che si paventano sono tanti, a cominciare dai circa 100 dipendenti del gruppo piacentino che temono, adesso, per il loro futuro. Nel frattempo le aziende VIP Srl Guardamiglio (LO) CONSULTRUCK di Piacenza, PIACENZA TRUCK e SARA CM Srl Pontenure proseguono l'attività di vendita veicoli VOLVO e cisterne marchio SARA normalmente e senza alcun problema. 

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