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Cronaca

«Prosciolta, non è in grado di intendere e di volere»

Si è concluso il processo nei confronti di una giapponese accusata di stalking verso un direttore di orchestra di cui si era innamorata. La donna è in una struttura protetta in Puglia e gli psichiatri hanno certificato la malattia

E’ stata prosciolta dall’accusa di aver perseguitato quel direttore d’orchestra di cui si era innamorata perdutamente. Il proscioglimento è stato deciso, il 7 settembre, dal giudice Gianandrea Bussi, perché la ragazza, una giapponese di 29 anni, è stata ritenuta incapace di intendere e di volere. Un vizio totale di mente certificato dagli psichiatri della struttura in provincia di Taranto (Rems), dove la ragazza si trova tuttora. Il processo si è concluso dopo che il giudice ha ascoltato, in collegamento da remoto, i medici pugliesi, alla presenza della stessa paziente. Lo psichiatra aveva svolto una perizia che aveva attestato le gravi condizioni della studentessa giapponese (l’esame era stato svolto a Taranto perché lei, inseguendo il musicista, aveva addirittura aggredito dei poliziotti). Così, al termine, il pm Monica Bubba ha chiesto di prosciogliere la giovane. Richiesta a cui si è associata la difesa della donna, l’avvocato Nadia Fiorani. Il direttore di orchestra, Sesto Quatrini, si era costituito parte civile con l’avvocato Romina Cattivelli.

Prima della sentenza, la difesa della giapponese ha chiesto al giudice che non venisse applicata alcuna misura di sicurezza. Infatti, la ragazza era stata internata nella Rems (residenza per esecuzione misure di sicurezza) perché non era in grado di intendere e di volere e anche di stare in giudizio. Qualche mese fa, però, le sue condizioni erano migliorate e quest’ultima decisione era venuta meno, tanto che oggi la giovane era in udienza, seppure collegata in video. La vicenda era proseguita per anni. La donna, come anche la vittima ha raccontato sul suo profilo Facebook aveva seguito Quatrini in mezza Europa appostandosi anche dentro i teatri dove lavorava. Nel marzo 2019, al teatro municipale di PIacenza, erano in corso le prove della Tosca. Miyamoto aveva aspettato Quatrini e lo aveva pedinato, era l'ennesima volta e a quel punto l'uomo aveva raccontato tutto alle forze dell’ordine. Sul canale Facebook della ragazza era apparse anche immagini inquietanti, con arti mozzati e scene di violenza.

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