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Cronaca

Ricercato per omicidio e trovato con armi e e chili di droga, condannato a otto anni

Le Fiamme Gialle lo avevano arrestato a San Lazzaro trovandogli in casa, dove viveva con la fidanzata, due chili e mezzo di cocaina pura e dieci chili di marijuana (il valore della droga al dettaglio si aggira attorno ai 700mila euro), e un arsenale. La vicenda

E’ stato condannato a 8 anni e 30mila euro di multa Altin Merhori, 43 anni, l’uomo arrestato nel febbraio dello scorso dalla Guardia di Finanza di Piacenza e ricercato per omicidio. Per lui il pubblico ministero Antonio Colonna ha chiesto 9 anni. L’uomo ha scelto il rito abbreviato, davanti al giudice per l’udienza preliminare Luca Milani.

Le Fiamme Gialle lo avevano arrestato a San Lazzaro trovandogli in casa, dove viveva con la fidanzata, due chili e mezzo di cocaina pura e dieci chili di marijuana (il valore della droga al dettaglio si aggira attorno ai 700mila euro), due pistole, tre caricatori e 150 cartucce, un taser, un telefono satellitare, cinque giubbini antiproiettili, soldi contanti, bilancini di precisione, passaporti, carte di identità, patenti di guida e certificati anagrafici falsi, cellulari e relative sim card, uno skimmer (strumento per leggere le carte di credito), quattro scatole di lidocaina cloridrato (potente anestetico presumibilmente utilizzato per narcotizzare le vittime di furti all’interno di abitazioni private) e presse per il confezionamento di panetti di cocaina. Inoltre, in casa c’era refurtiva per un valore di 100mila euro.

La difesa, invece, con gli avvocati Mauro Pontini e Gianpaolo Cristofori (Foro di Bologna) ha chiesto l’assoluzione per i reati legati alle armi perché non erano state fatte le perizie sul loro precedente utilizzo. Assoluzione, secondo i difensori, anche per i documenti, che non erano falsi (l’uomo in Albania aveva cambiato nome in modo legale ed era ritornato in Italia) e per la contestazione dell’ingente quantitativo di stupefacente, perché i principi attivi di coca e “maria” erano inferiori a quelli di legge. La difesa ha annunciato il ricorso in Appello.

Merhori, assolto in primo grado, era stato condannato a 15 anni per omicidio (nel ’97 aveva ucciso un albanese a Sesto San Giovanni) in Appello a Milano. In precedenza aveva una condanna per sfruttamento della prostituzione, che aveva scontato. Poi era stato espulso, tornando in Albania. Intanto, nel 2004 la condanna era diventata definitiva. In Albania dopo il cambio, legale, di nome aveva deciso di rientrare in Italia. I finanzieri della sezione mobile del Nucleo di polizia tributaria, però, lo stavano cercando ed erano riusciti ad arrivare a lui. Nonostante i documenti originali, a definire la sua identità sono state le impronte digitali e le fotografie.

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