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Cronaca

Ristrutturazione geografica della diocesi: il clero diminuisce e la popolazione si sposta di continuo

Si è riunito questa mattina, nella Sala degli Affreschi di Palazzo Vescovile, il Consiglio presbiterale diocesano per trattare una proposta di ristrutturazione geografica della diocesi in vista della distribuzione del clero, e per discutere di un rinnovo del Consiglio di amministrazione della Fondazione "Pio Ritiro Cerati"

Alla presenza del vescovo Gianni Ambrosio, ha coordinato i lavori don Giuseppe Basini mentre ha svolto i compito di segretario don Paolo Camminati. Nelle comunicazioni diocesane il vicario generale mons. Giuseppe Illica, tra l’altro, ha ricordato i principali  prossimi appuntamenti a livello diocesano: il 15 maggio tutti i sacerdoti sono invitati ad un ritiro che si terrà a Bobbio (si terrà nella chiesa dell’Aiuto e  si concluderà nella  concattedrale bobbiese con un rito presieduto dal Vescovo); domenica  18 maggio in programma una giornata dedicata al quotidiano cattolico “Avvenire”. Il 7 giugno  convegno sulla pastorale giovanile, l’8 giugno a San Giorgio si terrà una giornata dedicata allo scomparso cardinale Ersilio Tonini. Il 12 giugno festa del Sacro Cuore con un incontro per i sacerdoti e il 14 giugno sono previste alcune ordinazioni sacerdotali (è stato sottolineato che l’appuntamento deve coinvolgere l’intera diocesi).

E’ stata poi la volta dell’esame della proposta per la ristrutturazione geografica della diocesi a seguito dei cambiamenti intervenuti a seguito della diminuzione del clero e dello spostamento della popolazione sul territorio. Sul tema, che già altre volte è stato trattato nel Consiglio presbiterale, è stata predisposta una specifica proposta che è stata discussa nelle singole zone e su questi incontri questa mattina hanno riferito i presbiteri rappresentanti del Consiglio. Ora i nuovi suggerimenti, che provengono dalla base, andranno a costituire un nuovo documento che sarà sottoposto all’esame dei vicari territoriali per giungere poi ad una riunione definitiva del Consiglio. Anzi sul problema della tempistica e sulla programmazione del cammino da compiere, in vista di deliberazioni definitive, si sono espressi diversi consiglieri.

Così si possono riassumere, sul tema,  i diversi interventi dei consiglieri: la già citata necessità di stabilire una programmazione, chiarire il concetto di parrocchia, quale tipo di pastorale la diocesi di Piacenza-Bobbio prevede nel proprio futuro,  pensare ad una geografia delle parrocchie che tenga conto della distribuzione della popolazione e a questo proposito vi è stato chi ha proposto di prevedere già per la diocesi l’identificazione delle parrocchie con i Comuni. Ogni decisione deve essere presa con il coinvolgimento delle popolazione e a questo proposito alcuni hanno fatto riferimento alla partecipazione dei laici anche nella gestione della pastorale (il tema richiama la figura già altre volte esaminata dei cosiddetti referenti parrocchiali). Molte parrocchie sono ormai senza abitanti o quasi e da qui la necessità della loro soppressione. Nella revisione delle parrocchie occorre mettere in conto anche le tradizioni e la storia delle singole comunità (da qui la necessità che una parrocchia, almeno sul piano giuridico e storico, resti, indipendentemente dal suo destino pastorale). La necessità che il clero si incontri sul tema ed affronti il problema della Chiesa a cui si intende dare vita. In molti interventi non sono mancati anche riferimenti operativi a singole realtà territoriali.

Il consiglio presbiterale ha provveduto anche ad eleggere alcuni rappresentanti nel consiglio di amministrazione della Casa del Clero: sono stati scelti i sacerdoti don Claudio Carbeni, mons. Serafino Coppellotti, don Giuseppe Rigolli e don Federico Tagliaferri. Don Giuseppe Basini, quale parroco della parrocchia di Sant’Antonino, è membro di diritto.
Il Consiglio ha inoltre approvato il bilancio della Curia vescovile illustrato dal dottor Luigi Botti (presenti anche l’economo uscente, don Giorgio Bosini, e il nuovo don  Pietro Bulla). Questo bilancio prevede un movimento che pareggia  su 2.163.868. Nelle uscite sono previste le spese per la gestione dell’immobile, il personale, l’attività degli uffici e contributi diocesani ed extradiocesani.

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