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Cronaca

Mine antiuomo, i pontieri piacentini partecipano alla Giornata internazionale

I pontieri piacentini hanno partecipato la scorsa settimana in Libano alla Giornata internazionale per la sensibilizzazione sul problema delle mine. In particolare gli specialisti del plotone Minex del 2° reggimento hanno mostrato ai più piccoli e alla popolazione il pericolo di ordigni e mine

I pontieri piacentini hanno partecipato la scorsa settimana in Libano alla Giornata internazionale per la sensibilizzazione sul problema delle mine. Il 4 aprile, infatti, è la Giornata internazionale dedicata dall’Onu  a questo problema, a sostegno dell’Agenzia delle Nazioni Unite per la Mine Action. In particolare gli specialisti del plotone Minex del 2° reggimento hanno mostrato ai più piccoli e alla popolazione il pericolo di ordigni e mine.

Il problema, che è globale, è quello degli ordigni e dei residuati bellici ancora presenti in varie parti del mondo.

Nella base di Naqoura, sede del comando Unifil, ha avuto luogo  l’International Day of Mine Awareness (giornata mondiale di sensibilizzazione sulle mine). Alla manifestazione hanno assistito le  rappresentanze delle Forze Armate Libanesi (Laf) e autorità civili che hanno potuto vedere da vicino i mezzi a disposizione dei deminers (sminatori) e provare così i loro equipaggiamenti e le loro attrezzature.

L’attività è stata principalmente rivolta alle scolaresche locali che, all’interno dei singoli punti organizzati dalle differenti nazioni partecipanti, hanno affrontato dei percorsi educativi finalizzati alla prevenzione.

All’organizzazione hanno partecipato gli specialisti dello sminamento di sei contingenti (Italia, Spagna, Cina, Cambogia, Belgio, Francia), che hanno presentato il “demining” (sminamento) attraverso una dimostrazione pratica con l’ausilio delle unità cinofile italiane, francesi e spagnole seguite da una dimostrazione di utilizzo di un robot, comandato a distanza, ausilio impiegato nelle operazioni di maggiore rischio.

La giornata si è poi conclusa con la consegna, da parte di Unifil, di un attestato ai piccoli partecipanti.

«L’impegno italiano è sempre rivolto ad una attenta prevenzione, gli ordigni inesplosi sono una minaccia concreta, occorre professionalità e concentrazione nel prevenire incidenti a tutela delle popolazioni locali – ha commentato il generale Antonio Bettelli, comandante del settore Ovest, e comandante della Brigata aeromobile Friuli, nella quale sono inseriti i genieri del 2à Pontieri – e tra gli sforzi di Unifil c’è sicuramente quello di rendere la parte sud del Libano libera dal flagello delle mine ed altri residuati della guerra».

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