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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Porta Galera / Via Madoli

Via Madoli, clandestino colto in flagrante a spacciare: arrestato

Il 29enne nigeriano è stato arrestato mentre stava cedendo mezzo grammo di cocaina ad un brasiliano. Nella sua casa ritrovati un bilancino di precisione e pezzi di cellophane utilizzati per termosaldare le dosi

Un nigeriano di 29 anni è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti l’altro pomeriggio in via Madoli, a due passi da via Roma e dai giardini Merluzzo. Non si è infatti accorto che c’era una pattuglia in borghese della squadra mobile che lo stava tenendo d’occhio proprio mentre vendeva mezzo grammo di cocaina a un brasiliano di 26 anni in cambio di 50 euro. Non solo, ma una volta accompagnato in questura è anche emerso che si trattava di un clandestino, e quindi la sua posizione si è ulteriormente aggravata. Ora è in una cella delle Novate in attesta dell’interrogatorio di convalida davanti al gip.

Tutto è nato grazie ai servizi antidroga in borghese che il personale della sezione Narcotici della questura sta effettuando nelle ultime settimane. Sorvegliata speciale, ovviamente, è tutta la zona compresa tra via Roma e la stazione, abituale teatro di microspaccio a ogni ora del giorno. Gli agenti della mobile, fermi a bordo di un’auto civetta in via Madoli, hanno notato il nigeriano che, guardandosi intorno con fare sospetto, si avvicinava al sudamericano. Un cenno rapido tra i due, un avvicinarsi furtivamente e poi ognuno per la sua strada. La polizia ha intuito che c’era qualcosa che non andava. Gli agenti sono scesi dall’auto e si sono qualificati. Uno ha fermato subito il 29enne, mentre il collega ha seguito il brasiliano che è stato fermato poco dopo. In tasca aveva un involucro con circa 0,4 grammi di polvere bianca.

Per il nigeriano sono subito scattate le manette, ma la mobile ha pensato bene di dare anche un’occhiata nella sua abitazione poco distante. Qui sono saltati fuori un bilancino di precisione e i classici pezzi di cellophane utilizzati per termosaldare le dosi: insomma, il tipico kit casalingo dello spacciatore. Nel frattempo in questura, negli uffici dello sportello immigrazione, i controlli sulle sue impronte digitali hanno fatto emergere che si trattava di un clandestino, e quindi è stata avviata la procedura per . Il brasiliano invece, in regola con le norme sul soggiorno, è stato segnalato alla prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.

 

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