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Cronaca

Tenta l'estorsione con le minacce, in manette un ragazzo di 24 anni

Aveva minacciato un piacentino e sua sorella se non gli avessero subito consegnato 1.500 euro in contanti. Ma l'uomo si è rivolto alla polizia che ha organizzato l'appuntamento fingendo la consegna del denaro. L'estorsore è stato arrestato in flagranza di reato, ieri pomeriggio alle 16.30

Classe 1985, nazionalità albanese, residente da tanti anni a Piacenza. È questo l'identikit di E. A. arrestato ieri dalla Squadra Mobile con l'accusa di tentata estorsione. Nei giorni scorsi aveva minacciato un uomo piacentino, facendo pressioni psicologiche, asserendo di voler picchiare la sorella, se non gli avesse consegnato il denaro che chiedeva.

Millecinquecento euro in contanti. Tanto voleva questo ragazzo di 24 anni, emissario di chi governa le fila del giro, adesso sotto indagine da parte della polizia. Al piacentino, vittima designata di questa tornata di “riscossioni”, aveva telefonato anche un complice. Stesse pressioni, stesse minacce: “Devi consegnare il denaro”, gli avrebbe detto al cellulare. Adesso la Mobile lo sta cercando, setacciando palmo a palmo la città.
  Quando si entra nel giro di estorsioni, si è passibili di essere nuovamente vittime  

Ma l'uomo raduna il coraggio e si rivolge alle forze dell'ordine. Racconta delle minacce, degli estorsori. La polizia organizza l'appuntamento, finge la consegna del denaro. Ieri pomeriggio è tutto pronto: l'uomo ha la busta con i contanti sotto il braccio, sono le 16.30, sono in una via della città. Ad aspettarlo, c'è già E. A. pronto a ricevere il denaro. Ma non fa in tempo ad allungare le mani sulla busta, gli agenti della Mobile lo bloccano. È in manette, per tentata estorsione.

Viene portato alle Novate, dove è tutt'ora detenuto in attesa dell'interrogatorio di garanzia che il gip, il giudice per le indagini preliminari, farà nei prossimi giorni. Probabilmente convaliderà l'arresto del ragazzo: l'estorsione materialmente non c'è stata, ma c'è la flagranza di reato.

Un plauso al coraggio dell'uomo che ha denunciato le minacce che subiva alla polizia. “Quando si entra in questo giro, si è passibili di essere nuovamente vittime” spiega il commissario Stefano Vernelli che ha coordinato l'operazione di ieri pomeriggio. “Per gli estorsori” continua “si diventa un punto fermo per attingere altro denaro”.
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