rotate-mobile
Cronaca

Tentano di truffarlo col pretesto del "sasso", ma non abbocca

Non funziona il trucco del "finto danneggiamento". Due stranieri, ieri a La Verza, lanciano un oggetto contro un'auto in corsa, rincorrendola e avvisando il conducente di fermarsi. Il guidatore, però, non abbocca, non fermandosi e chiamando subito il 113. I due uomini sull'altra vettura si dileguano

Il trucco del sasso - o della biglia - è così noto che ormai, per fortuna, gli automobilisti non ci cascano più. Come si svolge? Semplice. I malviventi, in auto, accostano sul ciglio della carreggiata oppure procedono a velocità ridotta. Quando vedono un'altra macchina sopraggiungere le lanciano addosso un oggetto piccolo ma pesante, in modo che il guidatore si accorga di aver urtato qualcosa. Il loro gioco comincia qui.

Di solito inseguono la vettura colpita lampeggiando e facendo segnali di fermarsi. Qui i casi sono due: o rapiscono il malcapitato che scende dalla macchina per chiedere spiegazioni, oppure chiedono un risarcimento per un fantomatico specchietto rotto. La richiesta è di poche decine di euro: cifra sufficiente affinchè l'automobilista paghi per chiudere subito la questione.
  I due erano con ogni probabilità stranieri. Vedendo che l'automobilista non si fermava, si sono dileguati  

Ma è andata male a due uomini ieri a La Verza, sulla 45, verso le 18. Ne ha dato notizia stamattina in questura Massimo Bax, dirigente della Digos. Con il solito trucchetto hanno colpito l'auto di un piacentino, che non si è fermato. Anzi, ha chiamato immediatamente il 113.

Loro l'hanno seguito, invitandolo dal finestrino a stoppare la vettura. Il guidatore li ricorda dall'accento straniero, carnagione olivastra, tatuaggi, su una Fiat rossa. Vedendo che l'automobilista non ci cascava, hanno preferito dileguarsi nel fitto traffico serale. L'uomo, sulla propria auto, non ha riportato danni.  
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tentano di truffarlo col pretesto del "sasso", ma non abbocca

IlPiacenza è in caricamento