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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Traffico di computer Apple rubati, arrestato un imprenditore piacentino

Operazione della polizia di Lodi, 17 arresti. L'uomo, 55 anni incensurato, è accusato di ricettazione: avrebbe fatto da intermediario nei confronti di un altro degli indagati smerciando sottobanco ad altri piacentini computer provenienti da una rapina a un camionista

Venti ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di aver compiuto numerose rapine nei confronti di autotrasportatori di prodotti farmaceutici ed elettronici. L'operazione è stata condotta dalla Polizia di Lodi, e tra gli arrestati figura anche un imprendiotre piacentino incesnurato di 55 anni (B.M. le iniziali). Il gruppo criminale aveva commesso i colpi nel Nord Italia, con uso di armi e tecniche militari. Tra gli arrestati vi sarebbero anche alcuni autotrasportatori, che avrebbero agevolato i rapinatori facendo finta di opporsi alle aggressioni di cui sarebbero invece stati al corrente. 

L'operazione, denominata "Grande Mela", ha consentito di disarticolare una ''pericolosa associazione per delinquere'' composta da venti persone e attiva da anni in tutto il Nord Italia per commettere numerose rapine nei confronti di autotrasportatori di prodotti farmaceutici (anche di tipo oncologico) ed elettronici e di altre rapine in danno di bar tabacchi. Gli arresti sono stati operati nelle Province di Lodi, Pavia, Piacenza, Milano, Monza Brianza e Varese.

Le indagini sono state avviate dopo una cruenta rapina con sequestro di persona nei confronti dell'autista di un tir con un carico di 1.050 pc "Apple" di ultimissima generazione (Macbook Pro e Imac) del valore di circa 2 milioni di euro, avvenuta il 30 giugno del 2012 nei pressi di Ospedaletto Lodigiano. Già nel novembre del 2012 erano stati individuati e arrestati tre uomini che avevano partecipato all'assalto, e nel corso delle indagini sono state contestate altre dodici rapine. Tra gli arrestati, anche un ex collaboratore di giustizia, un vigilante, un sorvegliato speciale e alcuni autisti che simulavano delle false rapine per agevolare il furto del carico.

Il piacentino arrestato questa mattina dagli agenti della squadra mobile di Piacenza, su delega dei colleghi di Lodi, non fa parte della banda, ma è invece accusato di ricettazione: la polizia ha infatti scoperto che una decina di quei computer Apple li aveva venduti privatamente ad altrettanti piacentini che si sarebbero fatti attrarre dal prezzo scontato e dall'occasione. Lo stesso 55enne, però, pare che avesse fatto a sua volta semplicemente da intermediario per un altro di quelli che poi sono stati arrestati dalla polizia.
(Fonte Ansa)

 

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