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Cronaca

Urta una donna in bici e dà un pugno all’uomo che fotografa la sua targa

Omissione di soccorso, un 21enne non si sarebbe fermato dopo aver fatto cadere una donna, lungo la Farnesiana, e avrebbe detto ai due “questa non è una ciclabile”

Omissione di soccorso. E’ l’accusa nei confronti di un 21enne che avrebbe urtato una donna in bici e non si sarebbe fermato a soccorrerla. Il processo è cominciato davanti al giudice Ivan Borasi e al pm Sara Macchetta. Il ragazzo è difeso dall’avvocato Giuseppe Dametti mentre la donna e il suo compagno, entrambi 40enni, si sono costituiti parti civili, assistiti dall’avvocato Francesca Manfrinato. La vicenda risale al gennaio dello scorso anno. Secondo l’accusa, la coppia - entrambi erano in bicicletta - stava viaggiando lungo la Farnesiana, nel tratto fra Mucinasso e la città. L’auto con il giovane a bordo si prepara a sorpassare i due, ma si accorge che dal lato opposto sopraggiunge un altro veicolo. Inizia così la manovra per rientrare in corsia, ma, sempre secondo le accuse della procura, avrebbe urtato la donna facendola cadere a terra. L’auto, però, non si sarebbe fermata. Il compagno della donna, allora, avrebbe fotografato la targa dell’auto che si allontanava. Il giovane al volante si sarebbe accorto di quanto stava avvenendo e avrebbe innestato la retromarcia. Raggiunto l’uomo gli avrebbe sferrato un colpo al viso, secondo quanto è stato denunciato, dicendo ai due che “questa non è una pista ciclabile”. I due si erano poi recati al pronto soccorso: per lei medici avevano emesso una prognosi di 10 giorni, per l’uomo di pochi giorni. Il processo è stato rinviato alla metà di dicembre, quando saranno ascoltati alcuni testimoni.

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