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Confcommercio Imprese

«Caro bollette, follia che mette tutti a rischio. Ecco dieci consigli per risparmiare energia nei locali»

Giorgia Tosi, presidente di Fida Piacenza, la Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari è intervenuta all'incontro di Confcommercio Imprese per l’Italia a Roma

«La corsa inarrestabile dei prezzi delle materie prime energetiche si sta abbattendo sui bilanci delle imprese del terziario e della distribuzione tradizionale e moderna con un aumento delle bollette che, di giorno in giorno, diventa sempre più insostenibile. Una situazione di vera e propria emergenza che sta comprimendo i già bassi margini operativi di molte aziende del settore e che rischia di portare al rallentamento, se non addirittura alla chiusura, di tante attività. Occorre attuare provvedimenti con urgenza».  
Così interviene sulla tematica del caro bollette e del problema energetico Giorgia Tosi, presidente di Fida Piacenza, la Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari.
Mercoledì 31 agosto si è infatti tenuta una conferenza stampa indetta da Confcommercio Imprese per l’Italia, presso la sede confederale di Roma, sull’ormai insostenibile impatto del caro energia sulle imprese. L’iniziativa di Confcommercio è stata organizzata congiuntamente ad ANCD-Conad, ANCC-Coop e Federdistribuzione.
Per rafforzare i contenuti dell’evento, Confcommercio Imprese per l’Italia, a supporto di questa, ha proposto a tutte le attività di terziario di mercato di manifestare pubblicamente la propria preoccupazione per i costi dell’energia spegnendo tutte luci dalle ore 12 di mercoledì 31 agosto, per la durata di 15 minuti.
Confcommercio Piacenza e Fida – Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari – Piacenza si sono unite all’appello nazionale invitando, a supporto dell’iniziativa, tutti gli esercenti a spegnere le luci delle loro attività a partire dalle 12 per 15 minuti per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica rispetto al tema in questione.
Sul medesimo tema anche Roberta Amendolara, titolare degli omonimi spacci Amendolara, e vice presidente di Fida Piacenza: «Non posso che unirmi a tutti gli associati che protestano sul rincaro delle bollette della luce. Le nostre bollette hanno avuto un aumento pari al 365 per cento. Una follia che sta mettendo a rischio, a mio parere e non solo, tutti i commercianti e tutte le imprese che necessitano di energia elettrica per mandare avanti le proprie attività».
Giorgia Tosi ha concluso il suo intervento offrendo ai propri associati un decalogo per migliorare il risparmio energetico delle attività: «per contrastare più efficacemente i rincari delle bollette sono stati individuati alcuni principi generali per contenere i consumi e favorire il risparmio energetico dei punti vendita che ciascuna organizzazione si impegna a promuovere tra i propri associati. Questi principi sono sintetizzati in un decalogo di azioni e comportamenti virtuosi, ossia: 
1.    Spegnere le insegne luminose e le apparecchiature non necessarie in concomitanza con gli orari di chiusura dell’attività commerciale;
2.    Ridurre l’intensità luminosa del punto vendita e spegnere o ridurre in modo significativo l’illuminazione in ambienti poco frequentati;
3.    Regolare la temperatura ambientale dell’attività commerciale (riscaldamento/raffrescamento) nell’ottica di contenere i consumi;
4.    Interrompere la funzione di riciclo dell’aria nelle ore notturne;
5.    Tenere chiuse le porte di ingresso per evitare dispersioni termiche in assenza di lame d’aria;
6.    Ridurre la temperatura dell’acqua utilizzata all’interno dei locali;
7.    Utilizzare in maniera efficiente l’energia elettrica ed il gas naturale per la cottura dei cibi, monitorando i relativi consumi energetici;
8.    Utilizzare in modo efficiente le celle e i banchi frigoriferi, attraverso un corretto caricamento degli stessi, limitando le aperture allo stretto indispensabile e sensibilizzando anche la clientela a tal fine;
9.    Utilizzare in modo efficiente gli elettrodomestici in dotazione all’attività commerciale;
10.    Razionalizzare l’organizzazione del lavoro al di fuori degli orari di apertura al pubblico (pulizie, caricamento banchi, ecc.) al fine di ridurre i consumi energetici”

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