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Economia

Cia di Piacenza, tre appuntamenti per 13 regioni coinvolte

Al centro il dibattito sul Piano strategico nazionale

Informare i territori sulle evoluzioni delle politiche agricole europee e coinvolgerli nel dibattito sulla definizione del Piano strategico nazionale della prossima Pac, alla cui stesura Cia-Agricoltori Italiani vuole contribuire in maniera forte ed efficace. Questo l’obiettivo dei tre incontri interregionali in webinar organizzati dalla Confederazione  in questo mese di febbraio sull’argomento “Riprogettiamo il futuro. Le prospettive della Pac dal 2021 al 2027”.

Insieme ai presidenti Cia regionali e agli associati, alle tre videoconferenze sono intervenuti la responsabile Affari europei di Cia Alessandra De Santis, il responsabile Pac per la Giunta nazionale Cia Luca Brunelli, il direttore del CAA-Cia Domenico Mastrogiovanni e il presidente nazionale Cia Dino Scanavino.

«Ho seguito con interesse e partecipazione - commenta il presidente della Cia di Piacenza Franco Boeri - il confronto sulle decisioni da adottare prossimamente in merito all’implementazione delle norme transitorie per il periodo 2021-2022; per l’utilizzo efficiente delle risorse straordinarie del Next Generation EU specifiche per l’agricoltura; per la nuova Politica agricola comune che entrerà in vigore nel 2023 e si baserà sui Piani strategici nazionali degli Stati membri».

«Per questo - ricorda Boeri - anche il presidente Scanavino ha ribadito come sia necessario partire subito con la definizione del Piano strategico nazionale per costruire la Pac del futuro creando un progetto di sviluppo di lungo periodo per l’agricoltura italiana, che tenga conto dei settori e delle peculiarità di ogni territorio. Il dibattito che si porta avanti nelle regioni ha proprio lo scopo di individuare le esigenze e le necessità che caratterizzano le diverse aree produttive nazionali e territoriali; Piacenza in particolare - precisa Boeri - è caratterizzata da un’agricoltura contraddistinta da molteplici sfaccettature data la poliedricità del suo territorio nonché dalle diversificate produzioni, tutte di grande pregio, dal pomodoro, al vino, alla zootecnica, tanto per citarne alcune».

«Ovviamente - ricorda ancora il Presidente della Cia di Piacenza - nei tre webinar si è evidenziato che l’architettura della nuova Pac non può prescindere da subito dallo stravolgimento del contesto economico e sociale segnato dalla pandemia come dalle nuove sfide rappresentate dal Green Deal. In tal senso secondo Cia la Politica agricola comune dovrà supportare più e meglio il complesso processo di cambiamento del settore, in un approccio sinergico con i fondi del Next Generation Eu, per sostenere il reddito degli agricoltori, permettendogli di continuare a garantire l’approvvigionamento alimentare a prezzi accessibili».

«Ma - conclude Boeri - è comunque indispensabile che la nuova Pac non si trasformi in una politica finalizzata al raggiungimento di obiettivi puramente ambientali, a discapito della produzione agricola e dello sviluppo delle aree rurali. E’ tempo di adottare scelte coraggiose anche per i territori svantaggiati ma complessivamente per tutelare il reddito degli agricoltori proprio per rendere più efficace la Pac e più efficiente l’utilizzo delle risorse comunitarie».

«In particolare per le zone di montagna la Pac dovrebbe - precisa Boeri - incentivare politiche per la permanenza su territorio perché senza gli imprenditori non c’è futuro, ma solo abbandono. E’ quindi necessaria la messa in sicurezza e ripristino della rete infrastrutturale viaria, scolastica, edilizia e della sanità locale e favorire il più possibile un ricambio generazionale, garantendo l’accesso alla terra su terreni in affitto da soggetti anziani. Questo significa sostenere finalmente la dimensione sociale dell’agricoltura e il miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali».

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