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Economia

Fedex-Tnt, Si Cobas: «Nuovi presidi di protesta»

«Le senatrici Fattori e Nugnes (Sinistra Italiana), La Mura (gruppo misto) e la deputata Sarli (gruppo misto) sono intervenute rispetto alla vertenza Fedex-Tnt di Piacenza con un attacco al Ministro dello sviluppo economico Giorgetti. Le parlamentari condannano la scelta di Giorgetti di convocare un tavolo con la sola Fedex». Il coordinamento provinciale S.I. Cobas torna a farsi sentire sulla vicenda Fedex-Tnt. «Una scelta in aperta contraddizione con gli impegni del ministro Orlando e la sollecitazione del presidente della Camera Fico, i quali avevano indicato nella riapertura di un tavolo fra tutte le parti sociali coinvolte la strada da seguire. Sebbene detto tavolo attenda ancora di essere realizzato, è evidente come ormai il S.I. Cobas sia riuscito a portare il tema della vertenza Fedex-Tnt ai più alti livelli apicali dell’amministrazione statale. L’obiettivo del S.I. Cobas è dichiarato fin dal principio: il sito piacentino deve riaprire. In questi giorni un’ulteriore complicazione è derivata dalla “ricomparsa” sulla scena della Cgil, che era sparita dopo alcune dichiarazioni di circostanza e la pubblicazione delle registrazioni in cui alcuni suoi dirigenti organizzavano la lavorazione della merce destinata al sito di Piacenza su altri magazzini, facilitando di fatto la chiusura dello stabilimento. Ebbene, la Cgil avrebbe contattato alcuni dei trecento lavoratori ora senza lavoro per fare da “tramite” con Fedex e proponendo incentivi all’esodo sotto forma di “buonuscita”. Ovviamente nessuno di questi lavoratori risulta essere iscritto alla Cgil né intende aderirvi, e l’informazione è stata immediatamente riportata al S.I. Cobas dai suddetti».

«L’intento di Fedex è chiaro: portare alla disperazione le famiglie per poi indurle ad accettare un contentino economico in cambio della smobilitazione generale, che da oltre due mesi sta mettendo letteralmente in ginocchio il colosso americano costringendolo a mastodontici ritardi nella lavorazione delle merci in conseguenza agli scioperi continui organizzati dal solo S.I. Cobas a difesa dei lavoratori. I lavoratori si ritengono offesi dalla proposta recapitata per interposta persona della Cgil e si sono immediatamente detti pronti a organizzare nuovi presidi di protesta come già avvenuto sotto la camera del lavoro di via XXIV Maggio e sotto la sede nazionale della Cgil a Roma qualora non cessassero queste provocazioni. Nei giorni scorsi, oltre alla presa di posizione delle quattro parlamentari, anche il territorio piacentino ha mandato importanti segnali di solidarietà alla lotta dei 300 facchini. Un esempio è stato l’esperimento di teatro operaio davanti ai cancelli della Fedex svoltosi venerdì scorso ad inaugurazione di un progetto destinato a durare nel tempo e a far comunicare ambiti di lotte prima distanti fra loro come logistica e maestranze dello spettacolo e dei teatri cittadini. Una crescente solidarietà che rinforza i lavoratori nella convinzione di insistere sulla strada della lotta senza quartiere all’arroganza della multinazionale americana sino al pieno raggiungimento dell’obiettivo preposto».

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