Magazzino Steriltom, raggiunto un accordo tra l’azienda e il Si Cobas

Il sindacato S.I. Cobas ha siglato alla presenza della committenza un accordo di secondo livello per il magazzino Steriltom di Gragnanino. «Il sito – fa sapere il coordinamento provinciale dello stesso sindacato - aveva già visto una prepotente crescita del sindacato fra 2020 e 2022, quando si era trovato a dover recuperare una situazione fortemente compromessa da anni di disinteresse da parte dei sindacati confederali: i lavoratori risultavano infatti inquadrati con il famigerato contratto “multiservizi”, in assoluto quello con le paghe più basse del mercato del lavoro italiano, sebbene svolgessero esclusivamente mansioni di logistica».

«Risolto dopo una dura lotta il problema dell’inadeguatezza del contratto, il S.I. Cobas è cresciuto sino a divenire sindacato unico fra i lavoratori esternalizzati alla “Work It SRL”. Oggi, questa forza ha permesso di arrivare alla stipula di un ulteriore nuovo contratto che prevede il riconoscimento di una quota una-tantum del valore di circa 450 euro pro-capite ad ogni lavoratore sotto forma di ticket mensa riferita alle presenze dell’anno 2022, andando a valorizzare il lavoro dei singoli e a tamponare la drammatica situazione di perdita di potere d’acquisto dei salari che il Paese sta attraversando. Non solo: si sancisce l’innalzamento in via definitiva dello stesso ticket-mensa dal valore di 5,29 al valore di 7 euro giornalieri (per un totale di 430 euro annui) a far data dal 1 gennaio 2024 e si avvia il percorso che porterà alla definizione, entro luglio 2023, di un premio di risultato secondo parametri da definire con il sindacato».

«Anche il comparto della trasformazione alimentare sta quindi seguendo la strada tracciata nel facchinaggio logistica dal S.I. Cobas ormai dieci anni fa: i due settori produttivi più grandi e strategici per il territorio piacentino, dove il S.I. Cobas è divenuta ormai da tempo prima forza sindacale, vedono progressivamente ridursi le zone d’ombra e crescere il potere contrattuale dei lavoratori che aderiscono al sindacato conflittuale. Un processo che ha subito una vera e propria impennata dopo le operazioni repressive della scorsa estate contro il S.I. Cobas, che hanno avvicinato centinaia di nuovi lavoratori e permesso in tempi rapidissimi la stipula di svariati accordi come quello odierno (solo nel settore della trasformazione alimentare ricordiamo quelli alla Delfanti di Monticelli e alla Riverfrut di Rivergaro, in agosto)».