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 Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil 

«Peggioramento delle condizioni per i 30 mila lavoratori di Enel»: l'8 marzo è sciopero

A Piacenza si calcola in oltre un centinaio i coinvolti

«Un piano industriale inadeguato e dannoso; carenze negli investimenti; tagli indiscriminati al costo del lavoro; esternalizzazione di attività core; peggioramento delle condizioni di lavoro per i 30 mila dipendenti italiani di Enel. L’azienda ha costretto lavoratrici e lavoratori ad aprire una dura vertenza, che si preannuncia lunga ed impegnativa, un’azienda che vuole indietreggiare, tornare al al passato, nelle relazioni con i propri dipendenti anziché guardare al futuro». Queste alcune delle motivazioni che hanno spinto Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil a dichiarare sciopero per l'8 marzo, in Enel per tutte le funzioni tranne che per le centrali termoelettriche (la centrale La Casella di Castelsangiovanni sarà in sciopero il 19 marzo e con motivazioni in parte differenti e aggiuntive). A Piacenza si calcola in oltre un centinaio le lavoratrici e i lavoratori interessati. Da Piacenza una delegazione sarà al presidio regionale in piazza Nettuno a Bologna. Confermato lo sciopero dello straordinario programmabile, degli spostamenti di orario e delle ore viaggio per tutti i dipendenti dal 24 febbraio al 24 marzo. Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil hanno accolto, a fine febbraio, la richiesta della Commissione Garanzia Scioperi che chiedeva di spostare lo sciopero riprogrammato, appunto, l’8 marzo. «Sarà una vertenza lunga che impegnerà i lavoratori», spiegano i sindacati che incassano la solidarietà delle Federazioni Sindacali Europee e Mondiali.

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