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Polizze agevolate 2023: il contributo scende dal 70 al 40% (per ora)

Il bando prevede tre combinazioni di rischi assicurabili

Il ministero dell’Agricoltura ha pubblicato il bando per i contributi sulle polizze agevolate delle produzioni vegetali per l’anno 2023. La novità principale è quella di stabilire al 40% della spesa ammessa la copertura del costo della polizza sostenuta dall’agricoltore attraverso i fondi pubblici. Il contributo scende al 37% per le polizze che coprono solo due delle avversità ammesse. Le aliquote usualmente garantite negli ultimi anni prevedevano un rimborso compreso tra il 60 e il 70% della spesa sostenuta. Il costo a carico dell’agricoltore per il 2023 aumenta perciò in modo consistente, tanto da arrivare a mettere in discussione l’interesse nei confronti dello strumento assicurativo. Il bando prevede tre combinazioni di rischi assicurabili: le polizze che coprono l’insieme delle avversità catastrofali, di frequenza e accessorie; quelle a copertura delle avversità catastrofali, di almeno un’avversità di frequenza ed eventualmente di quelle accessorie; infine, ci sono le polizze che riguardano solo due avversità, da scegliere tra quelle di frequenza ed accessorie.

«Ma attenzione - commenta il direttore di Condifesa Piacenza, Stefano Cavanna - il Ministero ha precisato che il 40% è integrabile, il che significa che questa percentuale deve essere intesa come un acconto». «A supporto - precisa Cavanna - ricordo che si chiude una campagna record, con un valore assicurato che contempla ben 2mila ettari in più assicurati dai nostri soci, con pomodoro ed altri prodotti aumentati nel valore assicurativo a 140 milioni. Su 13.300.000 euro di premi sono stati corrisposti 13.800.000 euro di risarcimenti. I costi dei risarcimenti sono lievitati per la grandinata del 25 luglio che ha colpito diverse regioni del Nord e molti comuni del piacentino. Per numerosi produttori se alcuni prodotti come il mais e pomodoro se non fossero stati coperti da assicurazione, sarebbe stato un disastro. Qualche dato significativo: per il 2023 il valore assicurato è stato di 357 milioni, con 840 soci assicurati. I risarcimenti per il pomodoro sono aumentati del 104 %, per il mais del 250%, per il girasole del 169%, per le cipolle del 116% e per l’orzo del 91%.

I comuni con più valore assicurato sono stati Podenzano, Pontenure, Borgonovo, Villanova, Carpaneto, Gragnano, Cortemaggiore e Castelsangiovanni. «Quindi il contributo - prosegue Cavanna - non è stato tolto; è di circa 300 milioni a fronte di un fabbisogno per il 2023 di circa 460 milioni che è aumentato sia per il maggior valore del prodotto (pensiamo al pomodoro), come per l’intensità e l’aumentata frequenza degli eventi. Di fronte a queste constatazioni difficilmente le aziende, com’è stato paventato, rinunceranno ad assicurarsi; la riprova la stiamo avendo in questi giorni con le assicurazioni per i cereali autunno-vernini già assicurabili al momento della semina che sono in aumento. Insomma la tendenza oggi è che si può coltivare solo supportati dalle polizze, per le ragioni prima esposte. E poi ci sono assicurazioni ben precise che l’erogazione attuale aumenterà, anche se la cifra esatta al momento non è quantificabile, ma certo il contributo sarà ben superiore all’attuale 40%».

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