Bobbio, "Gli scavi nella Basilica di San Colombano"
In programma a Bobbio sabato 21 febbraio alle ore 15 la Conferenza aperta al pubblico dal titolo "Gli scavi nella Basilica di San Colombano". Appuntamento presso il Museo della Città di Bobbio - Chiostro del Monastero di San Colombano
Sito ufficiale Soprintendenza: https://www.
Sabato 21 febbraio, alle ore 15, a conclusione del campo scuola in archeologia, ci sarà un incontro pubblico nell'ex Refettorio del monastero, oggi Museo della Città di Bobbio in cui le archeologhe che dirigono lo scavo, Roberta Conversi (Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna) ed Eleonora Destefanis, (Università del Piemonte Orientale) presenteranno le ricerche effettuate nella Basilica dell'Abbazia di San Colombano.
Saranno presenti il Sindaco, dott. Roberto Pasquali, il parroco della Basilica di Bobbio, don Mario Poggi, il Direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi arch. Manuel Ferrari, gli archeologi della ditta esecutrice dello scavo, Archeogeo s.n.c. Davide Casagrande e Fabio Ombrelli, insieme a tutti gli studenti del campo scuola.
Questo importante traguardo è frutto di un’intensa collaborazione scientifica tra Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna, Università del Piemonte Orientale, National University of Ireland-Galway e CNRS (UMR ARTeHiS), nel quadro del grande progetto internazionale Making Europe: Colombanus and his Legacy che coinvolge ricercatori di tutta Europa (Italia, Francia, Irlanda, Gran Bretagna, Svizzera, oltre alla partecipazione di studiosi statunitensi), specialisti nelle diverse discipline storiche, archeologiche, archivistiche, linguistiche, paleografiche e agiografiche.
Il progetto, incentrato sulla figura di Colombano, sui monasteri fondati dal santo e sulla sua eredità spirituale e culturale è stato avviato nel 2010. Già nel maggio 2013, l’Università del Piemonte Orientale e la National University of Ireland-Galway, con il coordinamento della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna, avevano effettuato indagini geomagnetiche nel castello malaspiniano e nel giardino vescovile in Bobbio. Successivamente, dal 30 aprile al 2 maggio 2014, un team di studiosi italiani e francesi (Università del Piemonte Orientale, CNRS-UMR ARTeHiS, Université Paris 6) coordinati della Soprintendenza, aveva condotto una campagna di ricerca archeologica con indagini georadar nel centro storico di Bobbio. Fu accuratamente scandagliata una vasta area del monastero sia all’interno che all’esterno della basilica, il chiostro, l’edificio del Museo della Città, il giardino, Piazza S. Fara e Piazza S. Lorenzo e, pur in assenza di scavi, furono individuate a diverse profondità alcune strutture sepolte, pertinenti a varie fasi edilizie dell’antico monastero.
Queste indagini sono state la premessa all’avvio di questa nuova stagione di ricerche archeologiche sul monastero.