Auditorium Sant'Ilario, "Quelle come me urlano in silenzio"
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, è allestita da venerdì 23 a domenica 25 novembre 2018 presso l'Auditorium Sant'Ilario la Mostra fotografica "Quelle come me urlano in silenzio".
Inaugurazione sabato 24 Novembre alle ore 10 con la partecipazione dell'assessore ai Servizi Sociali Avv Federica Sgorbati e la collaborazione del Centro Antiviolenza La Città Delle Donne - Telefono Rosa Piacenza.
Programma
venerdì 23 novembre
- ore 16-19: apertura mostra al pubblico
sabato 24 novembre
- ore 10-12.30: Inaugurazione mostra con la partecipazione dell'Associazione Città delle Donne Telefono Rosa - Piacenza
- ore 16-19: apertura mostra al pubblico
domenica 25 novembre
- ore 10-12.30: apertura mostra al pubblico
- ore 15.30-18: apertura mostra al pubblico
Questo progetto, il cui titolo è ispirato ad una poesia di Alda Merini “Quelle come me”, nasce dall’incontro di Fabio Salvi, Barbara Stoia e Cristina Masoni che, coinvolgendo altri tre fotografi (Rosita Lusignani, Andrea Lorenzetti, Gloria Musa), hanno unito la propria arte per promuovere una campagna di sensibilizzazione sul problema della violenza sulle donne.
L'intenzione è quella di rendere il progetto itinerante e riuscire a portare questa iniziativa in più città italiane per raggiungere più persone possibili.
Scopo delle fotografie, a volte vere a volte progettate, sarà quello di guidare il visitatore a focalizzare lo sguardo sulla figura della Donna ingannata, violata, maltrattata e derisa ed anche di mostrare un cielo ferito ma non sconfitto, pronto ad accogliere nuovi giorni e a disegnare nuovi orizzonti nella vita di ogni madre, moglie, figlia o compagna.
La mostra, pertanto, non si limiterà al ricordo delle vittime, ma anche a riaccendere una speranza, ad infondere coraggio e a ridare voce e sostanza all'amore.
L'idea non è quella di creare solo una mostra fotografica bensì un insieme di vari eventi artistici che facciano da cornice alla visione delle foto, spaziando tra danza, poesia, letteratura e, non ultima, informazione.