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Riccardo Muti a Madrid con "Don Pasquale"

Riccardo Muti torna nella capitale spagnola con l'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini" per Don Pasquale di Donizetti, in programma al Teatro Real dal 13 al 19 maggio. Le prove alla Sala dei Teatini

Torna a Madrid il maestro Riccardo Muti con l'Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”: a essere rappresentato, al Teatro Real della capitale spagnola il 13, il 15, il 17 e il 19 maggio dopo le prove di qualche giorno fa svoltesi alla Sala dei Teatini di Piacenza, sarà "Don Pasquale" di Donizetti nell’allestimento prodotto da Ravenna Festival nel 2006 per la regia di Andrea De Rosa, le scene di Italo Grassi e i costumi di Gabriella Pescucci. Nel cast, il baritono Nicola Alaimo (don Pasquale), Eleonora Buratto (Norina), Dmitry Korchak (Ernesto), Alessandro Luongo (Dottor Malatesta) e Davide Luciano (Notaio).

"Don Pasquale" è senza dubbio uno dei titoli che ha segnato la lunga carriera di Riccardo Muti ed è l’opera con cui, su invito di Karajan, nel 1971 debuttò a Salisburgo e che Muti è tornato a dirigere nel 2006 quando già pensava al progetto dedicato alla riscoperta della Scuola napoletana del Settecento che dall’anno successivo, e fino al 2011, avrebbe realizzato grazie all’alleanza produttiva stretta tra il Festival di Pentecoste di Salisburgo e il Ravenna Festival.

La Scuola napoletana è stata una vera sorgente musicale per tutta l’Europa e Riccardo Muti ha contribuito a riportare alla luce capolavori dimenticati riscoprendo partiture di Paisiello, Jommelli, Cimarosa, Scarlatti, Cherubini e Mercadante: una serie di lavori del tutto sconosciuti al pubblico operistico che, dalla polvere degli archivi e delle biblioteche, è tornata a rivivere per la prima volta sulla scena moderna, riconquistandosi gli onori della cronaca musicale in Europa e nel mondo, tanto che l’opera buffa con cui il progetto si è concluso, I due figaro di Mercadante, dopo il debutto a Salisburgo, è stata rappresentata a Ravenna (sempre nel 2011), per poi trionfare a Madrid (che ha partecipato alla coproduzione) e infine a Buenos Aires, nel 2012, dove si è conquistata il premio della critica come miglior produzione scenica dell’anno, mentre a Riccardo Muti è stato assegnato il premio come miglior direttore d’orchestra straniero.

Ma è la capitale spagnola ad aver avuto un ruolo centrale nella riproposizione de I due figaro e non solo per il “colore” spagnolo che dalle danze che percorrono la Sinfonia si irradiano lungo tutta la partitura: lì Mercadante l’ha composta nel 1826 su libretto di Felice Romani, ispirandosi all’omonima commedia di Martelly che altro non è che il seguito delle più note commedie di Beaumarchais, Il Barbiere di Siviglia e Le nozze di Figaro; lì è andata in scena la prima volta nel 1835 (con un ritardo dovuto a motivi di censura); lì ne è stato recuperato il manoscritto originale su cui si è basato il lavoro per l’edizione critica. Un capolavoro, questo, che ora è possibile riascoltare grazie al cd live (registrato al Teatro Alighieri di Ravenna nel 2011) prodotto da RMM (Riccardo Muti Music), in collaborazione con Ravenna Festival, distribuito in Italia da Ducale e nel mondo da Harmunia Mundi: “Un cofanetto che colma un vuoto musicologico ma soprattutto musicale”, ha scritto al proposito Il Sole 24 Ore, mentre Il Giornale ha evidenziato come “Riccardo Muti svela in Mercadante un Maestro di tutto punto, dal raffinato strumentale al sapiente ordito delle trame vocali”.

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