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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Galleria Alberoni, fine settimana tra arte e musica

Venerdì 17 marzo concerto serale "Stabat Mater", mentre sabato pomeriggio è prevista una visita guidata dedicata ai ragazzi. Conclusione con il concerto del coro L'Arcobaleno

Un intenso fine settimana di iniziative culturali, tra arte e musica, è in arrivo alla Galleria Alberoni, dove venerdì sera 17 e sabato pomeriggio 18 marzo, per il terzo e il quarto evento collaterale alla mostra RELIGO, sono previsti concerti e visite guidate, alcune rivolte specificamente ai bambini e ai ragazzi.

Venerdì sera 17 marzo alle ore 21, nella Sala degli Arazzi, al cospetto delle Croci di colore di Giancarlo Bargoni, andrà in scena un intenso concerto ideato e diretto da Patrizia Bernelich con la partecipazione del Coro Città di Piacenza, dei soprani Kim Wonjung e Giovanna Beretta, del contralto Maria Ernesta Scabini e del clarinettista Leonardo Zoncati.

L’evento, intitolato Stabat Mater, è promosso da Opera Pia Alberoni in collaborazione con Famiglia Piasinteina e Associazione Piacenza nel mondo.

In programma: J.S. Bach, Preludio in mib min; Bach-Busoni, Preludio, Wachet auf, ruft uns die stimme; F. Mompou, da Impresiones Intimas, Cuna Berceuse; G. Faurè, Messa bassa; G. Verdi, Ave Maria volgarizzata da Dante; A. Vivaldi, da Stabat Mater, Largo introduttivo; G. Pergolesi, Stabat Mater.

Musica e fotografia

Durante l’esecuzione della Messa Bassa di Faurè saranno proiettate sul maxischermo della Sala degli Arazzi alcune delle fotografie facenti parte del reportage del passaggio della Croce di Lampedusa a Piacenza, realizzate dai fotografi Massimo Mazzoni, Sergio Ferri, Anna Maria Belloni, Angelo Bardini e Carlo Pagani.

La Messa Bassa fu composta da Faurè nel villaggio dei pescatori di Villerville anche per aiutare i pescatori del luogo. L’esecuzione vuole richiamare le suggestioni del mare, evocando la stessa isola di Lampedusa, e l’attuale tragedia ben testimoniata dalla Croce di Lampedusa, e dalla più piccola Croce costruita sempre con i legni delle barche dei profughi, esposta nella Sala degli Arazzi, e donata al Collegio Alberoni da Arnoldo Mosca Mondadori, ideatore del viaggio per l’Italia e l’Europa della Croce.

Sabato pomeriggio 18 marzo si terrà invece dalle ore 15 "4,5,6,7,8, novecento. L’arte che conta", una visita guidata dedicata esclusivamente ai ragazzi dai 6 ai 12 anni (ingresso ridotto €. 3,50 senza prenotazione e fino a esaurimento posti): una corsa nella storia dell’arte che svelerà l’Ecce Homo di Antonello da Messina e un capolavoro artistico per secolo, per giungere fino alle croci di colore di Giancarlo Bargoni. Alle ore 16 seguirà uno spettacolo in canto a cura del Coro di bambini di Milano L’Arcobaleno, rivolto ai bambini, ai ragazzi, alle famiglie e agli adulti.

Il Coro l'Arcobaleno di Milano è composto da 35 coristi e da una comunità di circa 100 persone per un'esperienza educativa e musicale attiva da oltre 10 anni. Il concerto ci propone di lasciarci guardare da quel mondo incantato che è l'animo dei bambini.

L’evento musicale è dedicato a un significativo personaggio della storia della Chiesa, che sarà svelato all’inizio dell’evento.

Padre Erminio Antonello, Superiore del Collegio Alberoni, che ha ideato l’iniziativa, rivolta ai ragazzi, ai genitori e alle famiglie, scrive così per presentare l’evento.

In una società dove si fa fatica a ritrovare se stessi, avvolti come si è in un labirinto gommoso di chiacchiere e non senso, vorremmo lasciarci guardare da quel mondo incantato che è l’animo dei bambini. Ascoltarne la voce è un po’ come riavvolgere il nastro della vita e riscoprire quella terra promessa, attraverso la quale tutti siamo passati, e sentirne il debole eco che ancora non si è spento.

Lì si annida la verità di noi stessi, che nessuna pazza educazione mai riuscirà a cancellare.

Perché è il punto che, come ogni arcobaleno, lega la terra al cielo.

Il concerto vuole anticipare, come in un tracciato unico, la mostra che si farà alla inizio del 2018 sulla figura di San Vincenzo de’ Paoli, di cui ricorrono quest’anno i 400 anni della fondazione delle Opere di Carità e dei Padri della Missione. Il richiamo a questo Santo, che ha fatto della semplicità il suo Vangelo, serve per trasformare la riflessione sulla Croce in un’esperienza concreta di vita e ricordarci il compito umano di prendere sulle nostre spalle i crocifissi della vita, portando con loro quella croce.

Il “Coro Arcobaleno” è nato dalla passione missionaria di due coniugi, Carmen e Marco, che con Rosy, Paola, Elena, Monica e Furio, hanno messo il loro talento musicale a servizio della comunità parrocchiale della Medaglia Miracolosa di Milano, in zona Corvetto.

L’esperienza del Coro nasce circa dieci anni fa a servizio della messa domenicale dei bambini, intravedendo in questa proposta la possibilità di offrire un luogo, una casa dove i più piccoli potessero incontrare e sperimentare l’esperienza della Chiesa.

Così è nata l’idea di dare stabilità a questa intuizione e costituirci in coro.

Di anno in anno il Coro cresce accogliendo nuovi bimbi e lanciando la proposta anche ai ragazzi delle medie.

E’ un coro che si rinnova continuamente: ogni anno nuovi ingressi, alcuni, crescendo, lasciano l’esperienza, altri rimangono e vivono una corresponsabilita’ con gli adulti-educatori. Anche le famiglie hanno un ruolo importante nel Coro.

Molti genitori poi si sono coinvolti in prima persona e aiutano a rendere questa proposta sempre più bella e attraente, nella dinamica propria del “vieni e vedi” tipica del nostro essere cristiani.

Oggi, intorno ai 35 coristi,  si è formato un gruppo di circa 100 persone. Si tratta di un’esperienza fortemente educativa, grazie alla quale bambini e adulti si sentono reciprocamente appartenenti e vivono l’impegno con molta serietà.

Il nome Arcobaleno deriva da questa riflessione. L’esperienza di cantare con i bambini è come un ponte fra la terra e il cielo, che è appunto l’immagine dell’arcobaleno. Sul gilet della divisa del Coro spicca la scritta: “La nostra voce canta con un perché”, una frase tratta dal canto di Adriana Mascagni, che esprime bene il desiderio che questo ponte sia visibile e sperimentabile già qui, tra noi, nella nostra vita e negli incontri che facciamo.

Il concerto nella Sala degli Arazzi è stato ideato da Padre Erminio Antonello, pensato quale ulteriore elemento simbolico all’interno della mostra Religo, in cui sono esposte le Croci di Luce del pittore Giancarlo Bargoni.

Si è pensato che le voci dei bambini potessero sciogliere lo sguardo annebbiato di tutti noi, impastato com’è di parole vuote e immagini insipide, e restituirci il modo giusto per guardare l’esperienza di sofferenza e dolore espressa nelle croci esposte.

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