Galleria Alberoni, "Dal tronco al capolavoro artistico. La vita del legno dipinto e scolpito"
Dopo il successo dell’inaugurazione e dello straordinario concerto della Monferrato Classic Orchestra, con la partecipazione complessiva di oltre 220 persone, dopo l’ottima riuscita della passeggiata alla scoperta del viale dei tigli di Veano, tenutasi domenica scorsa 27 ottobre, domenica prossima 3 novembre si terrà un nuovo appuntamento del ricco calendario di eventi che costituiscono la mostra L’ultimo albero.
Un’iniziativa molto particolare intitolata Dal tronco al capolavoro artistico. La vita del legno dipinto e scolpito, davvero da non perdere, che avrà inizio alle ore 16.30 e che prevede un ingresso ridottissimo di soli € 3,50.
Si tratta infatti di una visita guidata davvero speciale che vuole accompagnare il pubblico alla scoperta di alcuni capolavori artistici assoluti della collezione alberoniana, svelando però al contempo anche la vita nascosta del legno dal quale l’opera è stata ricavata, nonchè le tecniche che hanno permesso di passare dal tronco al capolavoro artistico e le dinamiche di convivenza tra il supporto ligneo e i colori nei dipinti e l’intaglio impresso nelle sculture. Un itinerario per conoscere non solo le opere d’arte, ma anche i segreti del legno che, dell’opera, costituisce la materia.
Il percorso sarà guidato da due restauratori esperti di opere lignee: Francesca De Vita e Marco Tansini Petrali.
La visita guidata, che unisce la bellezza artistica alla conoscenza dei materiali lignei dai quali le opere d’arte nascono, intende anche fare riscoprire, come ha scritto Erri De Luca, che l’uomo è profondamente debitore all’albero. In un mondo fatto per la maggior parte di acqua se l’albero non galleggiasse non ci sarebbe stato possibile viaggiare; abbiamo conosciuto il pianeta perché abbiamo costruito dei gusci con il loro legno. L’albero diventa scultura, diventa carta per scrivere, diventa strumento musicale, diventa utensile, casa, calore.
Tra sculture e dipinti su legno
L’itinerario prevede, tra le altre, la visione della scultura lignea raffigurante San Lazzaro realizzata dal celebre scultore Jan Geernaert (1704-1777) e gli straordinari capolavori dipinti su legno da Dirk Bouts (XV secolo), Maitre au Perroquet e Joos van Cleeve (XVI sec.), Adriaen Brouwer (XVII secolo).
Capolavori dell'artigianato del legno
Saranno presentati inoltre lo straordinario armadio a due battenti con colonne tortili, capolavoro dell’artigianato barocco, che arreda un parlatorio del Collegio, la scrivania e la pendola del Cardinale Alberoni, gli straordinari arredi lignei con intarsi della Biblioteca monumentale.
La delicata vita dell'Ecce Homo di Antonello da Messina e della tavola di supporto
Sarà infine illustrato il delicatissimo rapporto tra la sottile pellicola pittorica dell’Ecce Homo di Antonello da Messina e il legno che ne fa da supporto, dalla cui conservazione dipende la sopravvivenza di un capolavoro artistico così prezioso.
Gli attrezzi dello scultore
Nel corso della visita saranno presentati anche gli attrezzi necessari alla realizzazione di una scultura (sgorbie, scalpelli, mazzuoli, etc)
Un percorso da non perdere per comprendere quanto anche l’arte sia debitrice all’albero
Venerdì 1 e sabato 2 novembre
Galleria Alberoni aperta e visitabile
Venerdì 1 e sabato 2 novembre la Galleria Alberoni sarà aperta e la mostra L'ultimo albero visitabile dalle ore 15 alle ore 18.30.
Alle ore 16 e alle ore 17 si terranno due percorsi accompagnati che condurranno non solo alla scoperta della mostra L’ultimo albero, ma anche del Collegio Alberoni (appartamento del Cardinale, Ecce homo di Antonello da Messina, Biblioteca monumentale)
Domenica 3 novembre, ore 16
Visita guidata alla mostra, alla Galleria e al Collegio Alberoni
Per chi non volesse partecipare alla visita guidata speciale intitolata Dal tronco al capolavoro artistico, alle ore 16 di domenica 3 novembre si terrà la consueta visita guidata al Collegio, alla Galleria e anche alla mostra L’ultimo albero. Ingresso € 6,00
Dal tronco al capolavoro artistico
DENTRO LA VISITA
Un percorso originale, guidato da due esperti restauratori del legno per scoprire alcuni straordinari capolavori artistici e del più virtuoso artigianato, derivati dal legno.
Tra sculture e dipinti su legno
L’itinerario prevede, tra le numerose altre, la visione della scultura in legno policromo raffigurante San Lazzaro realizzata dal celebre scultore Jan Geernaert (1704-1777), artista nativo di Bruges, arrivato nel 1727 a Piacenza dove visse fino alla morte, dando vita a una ampia e fiorente bottega da cui uscirono Madonne, Santi, Crocifissi e figure allegoriche di grande bellezza e virtuosismo esecutivo ,che decorarono numerosissime chiese di città e provincia.
La scultura di San Lazzaro fu commissionata dal cardinale Alberoni per l’altare intitolato all’omonimo santo nella Chiesa di San Lazzaro.
La scultura venne “ingessata e respata” dallo stuccatore Giuseppe Lotti e poi dipinta dal pittore piacentino Antonio Gilardoni. Nel 1779 venne sostituita da una pala d’altare di Antonio Bresciani per essere posta in una nicchia all’interno dell’Oratorio dei morti, edificato nel 1777 di fronte alla Chiesa
Il cardinale possedeva nella propria raccolta diverse opere di artisti di tradizione fiamminga. Tra questi si potranno ammirare, nel percorso guidato, gli straordinari capolavori dipinti su legno da Dirck Bouts (circa 1400-1475) con il Cristo che appare alla Vergine, e la bellissima Madonna con il bambino della Scuola di Joos van Cleeve ( 1484-1540). La visita permetterà di approfondire inoltre pittura e supporto ligneo di altri due dipinti esposti nell’appartamento del cardinale: la Madonna con il bambino opera di Maitre au Perroquet (Fiandre, primo quarto del XVI sec.) e la tavola con il Riposo durante la fuga in Egitto di Adriaen Brouwer (Oudenarde 1605/6 – 1638), da Van Dick
Capolavori dell'artigianato del legno
Uno straordinario mobile con colonne tortili
L’itinerario di visita permetterà di apprezzare anche lo straordinario armadio a due battenti suddivisi in tre cartelle a specchio.
Questo bellissimo mobile presenta, tra i battenti, una colonna in forma di fusto attorno al quale è avvolto un serpente e che termina con un motivo a gala e una testa mostruosa. I battenti sono incorniciati da una coppia di colonne corinzie, due tortili e due rudentate, che sostengono un fregio continuo con motivi floreali interrotto al centro da uno scudo.
L’architrave aggettante con dentelli e mensole sorregge la maestosa cimasa costituita da due enormi vasi, scolpiti con mascheroni tenuti insieme da quattro festoni di frutta.
Si tratta di un mobile eccezionale sia per le preparazioni monumentali che per la ricchezza e la qualità dell’intaglio, presenta motivi decorativi tipici della stagione barocca, realizzato probabilmente da artisti emiliani tra la fine del XVII secolo e l’inizio del XVIII.
La scrivania e la pendola del Cardinale Alberoni
Sarà presentata inoltre la scrivania di Giulio Alberoni, “grande tutta impellicciata ed intarsiata di vari legni” che reca sullo sportello centrale lo stemma del Cardinale, opera di un ebanista locale.
Sempre nell’appartamento del Cardinale sarà mostrata la pendola del Cardinale Alberoni, realizzata anch’essa in legno laccato e decorata con motivi di cineseria, realizzata a Londra dall’orologiaio George Clarke (notizie dal 1725 al 1740), che il Cardinale teneva nel suo Palazzo romano.
E’ un probabile dono della regina Maria Clementina Sobieski, moglie di Giacomo Stuart, pretendente al trono d’Inghilterra.
Un gioiello ligneo: la Biblioteca Monumentale del Collegio Alberoni
Composta di scaffalature in noce massiccio con intarsi in radica sul cornicione e nei vani delle finestre, intarsi che si ripetono anche sul monumentale tavolo posto al centro della Sala, è la Biblioteca del Collegio, un gioiello di legno.
La realizzazione degli arredi lignei fu affidata ai falegnami Francesco Begni, Giovanni Bianchi, Carlo Galli, Francesco Ghezzi e Giuseppe Garbani che avevano lavorato anche ai mobili della sagrestia della Chiesa di San Lazzaro.
La delicata vita dell'Ecce Homo di Antonello da Messina e della tavola di supporto
La straordinaria pittura di Antonello da Messina poggia su di una tavoletta molto sottile di soli 5/6 mm di spessore, in legno di rovere, con la fibra disposta in senso verticale.
A questo fragilissimo supporto, alla vita nascosta di questo sottile foglio di legno è affidata la sopravvivenza del capolavoro dipinto da Antonello.
Il percorso guidato illustrerà pertanto il delicatissimo rapporto tra la sottile pellicola pittorica dell’Ecce Homo di Antonello da Messina e il legno che ne fa da supporto.
Gli attrezzi dello scultore
Nel corso della visita saranno presentati anche gli attrezzi necessari alla realizzazione di una scultura (sgorbie, scalpelli, mazzuoli, etc)
Un percorso da non perdere per comprendere quanto anche l’arte sia debitrice all’albero
L’ULTIMO ALBERO
Le ragioni della mostra
Afferma Papa Francesco, nell’Enciclica Laudato si’, che la Terra “protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che «geme e soffre le doglie del parto» (Rm 8,22)”.
Ricorda il climatologo Luca Mercalli che viviamo nell’era dell’uomo, detta Antropocene, ma che “ci siamo guadagnati questo appellativo non per meriti bensì per i danni a lungo termine le cui tracce rimarranno impresse sulla Terra (…). Cambiamenti climatici, rifiuti di ogni genere, inclusa la plastica fluttuante negli oceani, estinzione accelerata di molte specie, aumento del livello dei mari, perforazione e abbattimento di montagne, scavo di canali, laghi artificiali, cementificazione. Spieghiamo ai nostri figli che non possono continuare così, altrimenti l’era successiva non contemplerà più il termine «uomo».”
Di fronte a questi gravi e urgenti problemi, che vedono l’umanità faticare a dare risposte coerenti, poniamo la forza simbolica di un albero. Ripartire, dunque, da questa silenziosa architettura naturale, scongiurando la profezia “dell’ultimo albero”, imparare dalla sua secolarità a orientare lontano uno sguardo responsabile sul pianeta terra, sviluppare attorno a un “albero d’arte” una riflessione collettiva sui cambiamenti climatici e la tutela di quella straordinaria opera d’arte che è la natura.
Penetrare nei segreti del legno, nei misteri della sua vita silenziosa e nella virtuosa opera che l’uomo ha generato dal dialogo rispettoso con questa materia viva.
Riscoprire, come ha scritto Erri De Luca, che l’uomo è profondamente debitore all’albero. In un mondo fatto per la maggior parte di acqua se l’albero non galleggiasse non ci sarebbe stato possibile viaggiare; abbiamo conosciuto il pianeta perché abbiamo costruito dei gusci con il loro legno. L’albero diventa scultura, diventa carta per scrivere, diventa strumento musicale, diventa utensile, casa, calore.
Essere responsabili del debito contratto con gli alberi significa forse diventare alberi che camminano, secondo la definizione che, nel Vangelo di Marco, il cieco miracolato concepisce per l’uomo: capaci di orientare lontano uno sguardo responsabile sul pianeta.
I PROSSIMI EVENTI CORRELATI ALLA MOSTRA "L'ULTIMO ALBERO"
Domenica 3 novembre 2019
Galleria Alberoni, ore 16,30
Dal tronco al capolavoro artistico
La vita del legno dipinto e scolpito. Visita guidata speciale ai capolavori lignei della collezione alberoniana, tra vita nascosta del legno e problemi conservativi
A cura di Francesca De Vita e Marco Tansini Petrali, restauratori
Due restauratori, esperti di opere lignee, conducono un’originale visita guidata alla scoperta di alcuni capolavori artistici alberoniani realizzati su legno. Il percorso non presenterà solamente le opere, ma anche la tipologia del legno, le sue proprietà, la vita del supporto ligneo e la sua convivenza con i colori e l’opera d’arte.
Un percorso per capire la vita segreta delle opere lignee e i problemi conservativi
Domenica 10 novembre 2019
Galleria Alberoni, partenza ore 9
I giganti di Piacenza
Biciclettata alla scoperta degli alberi più interessanti della città
Maria Rosa Pezza e Lorenzo Stagnati
In collaborazione con Associazione Velòlento
Una biciclettata alla scoperta degli alberi più interessanti della città di Piacenza.
Scrive il poeta e cercatore d’alberi secolari Tiziano Fratus: “Gli alberi più antichi delle nostre città hanno uno strano destino: li sfioriamo, li guardiamo ogni giorno, ma difficilmente i nostri occhi vanno oltre. Eppure sono le creature più longeve della Terra: quando nasciamo sono già lì e con buona probabilità ci sopravviveranno.
Mercoledì 20 novembre 2019
Galleria Alberoni, ore 21
Non c’è più tempo
Come reagire agli allarmi ambientali
Conversazione con il meteorologo LUCA MERCALLI
Giovedì 21 novembre 2019
Giornata nazionale degli alberi
Galleria Alberoni, ore 10
Riservato agli studenti degli Istituti scolastici e dell’Università
Non c’è più tempo
Come reagire agli allarmi ambientali
Conversazione con il meteorologo LUCA MERCALLI
Sabato 23 novembre 2019
Visita guidata itinerante ai 4 percorsi della mostra l’ultimo albero
Ore 10 Museo civico di Storia Naturale, ore 11 Galleria Biffi Arte; ore 15.30 Galleria Alberoni; ore 18 Biblioteca Passerini Landi
Sarà presente l’artista Romano Bertuzzi - Partecipazione gratuita
Una visita guidata itinerante permetterà di vedere, nello stesso giorno, i quattro percorsi di mostra allestiti presso il Museo civico di Storia Naturale, la Galleria Biffi Arte, la Galleria Alberoni e la Biblioteca Passerini Landi. Un’occasione preziosa per vedere unitariamente e complessivamente la mostra.
Domenica 24 novembre 2019
Galleria Alberoni, ore 16
Natura incisa
Visita guidata speciale alla scoperta delle raffigurazioni di alberi negli antichi volumi
della Biblioteca alberoniana
a cura di Claudia Marchionni
Un percorso guidato speciale svelerà i più antichi e suggestivi alberi e le piante incise nei più preziosi libri del Fondo libraio alberoniano.
Ingresso ridotto €. 4,50
Domenica 1 dicembre 2019
Galleria Alberoni, ore 17.30
Dall’albero alla carta
Conversazione/laboratorio con Lorena Tireni, restauratrice ed esperta di carta
Artefice del recupero di quattro preziose incisioni realizzate nel XVIII secolo e facenti parte della collezione del Collegio Alberoni, condurrà un affascinante conversazione alla scoperta delle procedure che permettono di passare dal legno dell’albero alla carta mostrando tipologie differenti di carta che sono state realizzate dal XVI secolo a oggi.
Scrive Erri De Luca: Uno scrittore che con le sue pagine si sparge negli scaffali del mondo è in debito con gli alberi.
MARTEDI’ 12 NOVEMBRE
Galleria Alberoni
Lino il topolino coraggioso
Centro Teatrale Corniani, spettacolo per bambini dai 3 ai 10 anni.
A cura di Geocart
In data ancora da definire arriva alla Galleria Alberoni uno spettacolo teatrale, della Compagnia teatrale Corniani di rilevanza nazionale, famiglia di burattinai dal 1944.
Lo spettacolo di burattini, destinato ai bambini dai 3 ai 10 anni condurrà i più piccoli, tramite una suggestiva narrazione, nelle stesse tematiche affrontate dalla mostra L’ultimo Albero.
Un topolino curioso e coraggioso affronterà infatti la montagna mostruosa per cercare di liberare il bosco e la valle dalla discarica che inquina e distrugge l’ambiente.
Un evento teatrale a cura di Geocart