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Approvata la risoluzione di Foti per la valorizzazione della via Francigena

La risoluzione del consigliere regionale Tommaso Foti (Fratelli d'Italia) riceve l'ok unanime della commissione

Approvata all'unanimità dalla commissione Cultura, presieduta da Giuseppe Paruolo, la risoluzione presentata daL consigliere regionale piacentino Tommaso Foti (Fdi-An), e sottoscritta anche dai rappresentanti del Partito Democratico e  Lega Nord, per “sostenere e valorizzare  il tratto emiliano-romagnolo della via Francigena e gli altri cammini sacri” presenti in Emilia-Romagna. Tra questi, ha elencato Foti, “la già attiva via Romea Germanica, la via Matildica, la via di San Colombano e la via di San Vicinio”. Il documento chiede l'impegno della Giunta anche nel "promuovere il riconoscimento del Guado di Sigerico, della via Francigena e del Duomo di Fidenza quali siti Patrimonio dell’umanità dell’Unesco”. La risoluzione chiede inoltre alla Giunta Regionale  “di predisporre tutte le misure necessarie a valorizzare il territorio in occasione del prossimo Giubileo, per sfruttare appieno le positive ricade economiche e occupazionali legate all’evento”.

Barbara Lori (Pd), nel ricordare che “la via Francigena ha ottenuto nel 2004 il riconoscimento di ‘Grande itinerario culturale del Consiglio d’Europa’”, ha ribadito “l’impegno nel valorizzare gli itinerari sacri presenti nel territorio regionale”. Valentina Ravaioli (Pd) ha rimarcato “lo stretto legame che intercorre tra cultura e turismo”, specificando che “queste tipologie di offerta turistica rispondono all’evoluzione del mercato e fungono da volano per l’economia”. A seguire, Giorgio Pruccoli (Pd) ha annunciato, sul tema, la prossima presentazione di una risoluzione per “valorizzare i cammini di Francesco d’Assisi, i luoghi di vita e di passaggio del Santo”, che coinvolgono, ha sottolineato, “oltre a Toscana, Umbria e Lazio, anche la nostra regione e in particolare la provincia di Rimini”.Infine, Yuri Torri (Sel) ha ribadito “l’attenzione verso la valorizzazione dei beni culturali del territorio emiliano-romagnolo, come appunto i cammini sacri”.


LA RISOLUZIONE APPROVATA

L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna, premesso che: 

l’antica via Francigena, che collegava Canterbury a Roma attraversando Inghilterra, Francia e Svizzera, interessa- nel suo tratto italiano, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna Toscana e Lazio, articolandosi in strade e sentieri che toccano luoghi sacri, antichi borghi e splendide città. Nella nostra Regione il percorso classico parte dal suggestivo Guado di Sigerico, dove l’attraversamento del Po è garantito dall’unico servizio di taxi fluviale dell’intera via sacra, prosegue lungo la via Emilia attraversando Piacenza, Fiorenzuola e Fidenza e quindi segue il percorso del fiume Taro toccando Noceto, Medesano, Fornovo, Terenzo,  Berceto e raggiungendo il passo della Cisa.
Crocevia di storie e di culture, la Via Francigena ha ottenuto il riconoscimento di “Grande itinerario culturale del Consiglio d’Europa” nel 2004 e, negli ultimi anni, è stato oggetto di vari interventi e progetti di recupero e valorizzazione promossi da Istituzioni e associazioni.
Nell’ottobre 2014, infine, è stato firmato un protocollo di collaborazione fra i rappresentanti delle regioni europee che ospitano il cammino.

Evidenziato che
la valorizzazione del tratto regionale della Via Francigena da parte delle Regione è iniziata già a partire dai primi anni ’90, quando cominciò a manifestarsi un cambiamento nelle tendenze del mercato turistico, orientate a nuovi prodotti più confacenti ad un’accresciuta cultura e nuova sensibilità del turista.
Fra 1996 e 2001, anche in vista del Giubileo del 2000, la Regione destinò 5mln€ (finanziamenti europei Obiettivo 5B) al finanziamento di 32 interventi strutturali realizzati da Enti pubblici ed imprese private(sentieri attrezzati, cartellonistica e segnaletica turistica, ostelli, alberghi, ristoranti, restauri e ristrutturazioni di edifici storici, rocche, castelli, chiese, palazzi).
Nel 2004, con l’avvio dei progetti Interregionali di sviluppo turistico,  la regione ha aderito al progetto Via Francigena proposto dalla Regione Toscana, che aveva scelto di rilanciare la Via Francigena a livello internazionale.
A seguito dell’approvazione di una risoluzione da parte dell’Assemblea Legislativa, nel marzo 2012,  sono stati sovvenzionati e progettati, in collaborazione con gli Enti Locali interessati, una serie di azioni di mappatura e rilevazione dei punti di interesse, promossi e sostenuti incontri sul tema, predisposte, tramite APT, una serie diversificata di azioni di marketing e di pacchetti turistici per la fruizione dei territori, rivolti sia ad un pubblico nazionale che internazionale. Nel 2014 è nato, infine, il Club di prodotto “Terre francigene piacentine e dell’Emilia, che riunisce oltre 100 imprese del territorio.

Rilevato che

in vista del prossimo Giubileo, che si aprirà l’8 dicembre 2015 in occasione del 50° anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, il Ministero Trasporti, in collaborazione con il MIBACT, ha costituito un tavolo lavoro con le Regioni interessate dal percorso, ai fini della sua organizzazione strutturale e della promozione di un cammino che sarà interessato da un consistente afflusso di pellegrini diretti a Roma, rappresentando un’imperdibile occasione di promozione culturale, turistica e commerciale dei territori attraversati.

Sottolineato che

già nel 2010 si è costituito presso il Ministero per i Beni culturali un gruppo di coordinamento per la candidatura della Via Francigena per l’iscrizione alla Lista del Patrimonio materiale mondiale dell’Unesco.
Quest’anno il Comune di Fidenza, sede dell’Associazione europea delle vie francigene, ha avviato, insieme ad altri 50 Comuni italiani, un percorso parallelo di candidatura al Patrimonio Unesco che ha già raccolto il sostegno del Ministero per i Beni culturali e della Regione Emilia-Romagna.
La candidatura dovrà essere formalizzata dal Governo entro il 16 gennaio 2016.

Impegna la Giunta Regionale:

a completare la mappatura dettagliata dei “cammini sacri” esistenti sul territorio regionale, al fine di definire la rete dei “cammini sacri dell’Emilia Romagna” per arrivare una valorizzazione turistica e culturale degli stessi;

a sostenere e valorizzare il tratto emiliano-romagnolo della via Francigena e gli altri “cammini sacri” presenti nella nostra regione, tra cui la già attiva Via Romea Germanica, la Via Matildica, la Via di San Colombano e la Via di San Vicinio;

a concorrere a promuovere il riconoscimento del Guado di Sigerico, della Via Francigena e del Duomo di Fidenza quali siti Patrimonio dell'umanità dell'Unesco;

a predisporre tutte le misure necessarie a valorizzare il territorio in occasione del prossimo Giubileo, per potere giovarsi appieno delle positive ricadute economiche e occupazionali legate all’evento.



Tommaso Foti
Alessandro Cardinali
Manuela Rontini
Lia Montalti
Giuseeppe Boschini
Rossi Nadia
Katia Tarasconi
Paolo Zoffoli
Fabio Rainieri
Matteo Rancan
Roberta Mori
Molinari
Ottavia Soncini
Mirco Bagnari
Barbara Lori
Giuseppe Paruolo
Marchetti Francesc
Paolo Calvano
Alan Fabbri
Roberto Poli

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